Il Libro dei sogni
Il play di Sant'Ambrogio mette a referto una partita spaziale ben spalleggiato da un Jaron Johnson formato "immarcabile". Alviti dà tutto, Kao se la cava
AKOBUNDU EHIOGU 6,5 – Compie errori che lo collocano al di fuori dal mondo del basket (un passi a centro campo dopo aver interrotto il palleggio è da antologia) ma ha la costanza di stare lì, di cercare le situazioni a lui più congeniali e alla fine è dentro al campo a godersi gli applausi. Undici punti, tanta fatica in difesa ma anche qualche blitz che sorprende i bolognesi convinti di attaccare l’area senza conseguenze. Due stoppate ma anche tre assist rimestando palloni da sotto al ferro.
HARRIS 7 – Per alcuni tratti di partita vien da chiedersi se l’esterno americano a rischio taglio sia lui o Hands. Libera la sua partita da certi erroracci commessi altre volte e tiene solo il buono, in attacco e in difesa. Due triple, tanta attenzione nello sporcare le azioni bolognesi tanto che gli unici a limitarlo sono gli arbitri, con fischi spesso troppo punitivi.
ALVITI 7 – E’ possibile che dopo la partita sia stato portato in un polmone d’acciaio, in una camera iperbarica, qualcosa del genere. Finisce la benzina intorno alla mezz’ora e smette di vedere il canestro ma nonostante questo cerca sempre di restare sulle tracce di Belinelli perché probabilmente è l’unico in grado di prendergli almeno la targa. Alla fine il Beli lo trafiggerà a più riprese ma Davide ha la forza di ritrovare la mira nel momento più delicato, dando anche nel finale una spintarella utile a vincere la partita.
LIBRIZZI 9 (IL MIGLIORE) – Ci immaginiamo una scena, in un ufficio dalle parti del Forum. “Vi avevo detto di comprare il playmaker di Varese, ma non intendevo questo, intendevo quello con il numero 13!”. Scherzi a parte: il neocapitano biancorosso regala e si regala una notte memorabile. Fa a fette l’Eurodifesa Virtus, costringe Pajola all’inseguimento mentre Morgan neppure ci prova. 28 punti, 40 di valutazione, 9 assist a fronte di una sola palla persa. E difesa. E scivolamenti. E occhi spiritati. Con un Libro dei sogni del genere, Sykes dovrà sudarsi ogni minuto.
MVP Confident per i lettori della #DirettaVN con l’82% dei voti.
ASSUI 7 – Entra, si perde Belinelli sulla prima finta ma al posto di demoralizzarsi corre il campo e replica attaccando frontalmente l’ex campione NBA, battendolo per il primo canestro dell’anno in Serie A. E non contento, concede il bis in rovesciata con fallo subito e libero convertito. Oh, Champs Elisee.
Openjobmetis, notte memorabile: Virtus stroncata dai biancorossi
FALL 5,5 – Palcoscenico non per lui, tant’è vero che lo stesso Mandole gli dà un minimo di spazio per poi lasciarlo fisso in panchina. Un canestro furbo, un altro sbagliato da sopra al ferro, un’infrazione di passi che lascia a bocca aperta, tanto è fuori contesto. Animo Aka.
BROWN 5 (IL PEGGIORE) – Ha la valigia sul pianerottolo, lo sa e la sua partita va di conseguenza. Ha la prontezza di scaricare una tripla in fondo al sacco della Virtus che lo dimentica sul perimetro, ma la sua partita finisce lì. Onestamente, gli avremmo dato qualche minuto per evitare di veder morire Alviti di stanchezza ma Mandole a quel punto non si fidava più di Gabe.
HANDS 6,5 – All’interno della stessa serata vive momenti da 8 in pagella (vedi il secondo periodo da 12 punti) e altri da 4, come a inizio ripresa quando Mandole lo caccia dal campo dopo 2′ di disastro. Si prende numerose parolacce dal pubblico per questo e per altri passaggi a vuoto, poi per magia riappare quando sembra completamente fuori partita: palla rubata, canestro in contropiede, rimbalzo successivo in difesa in mezzo ai giganti. Montagne russe che si fermano dopo 16 punti, 5 assist e 19 di valutazione. L’avreste detto, durante la partita?
JOHNSON 8 – Eccolo, il vero Nino. Quello che gioca a 360 gradi, regala spettacolo, fa a sportellate con chiunque e galoppa con le trecce al vento. Impossibile non dare la palma di MVP a Librizzi, ma se Varese resta con l’acceleratore innestato dal 1′ al 40′ è perché Johnson resta lì, a pigiare forte il piede destro sul pedale. Inizia martellando da 3, prosegue con un paio di schiacciate poderose, si sposta sotto i tabelloni per agguantare 10 rimbalzi: doppia doppia uniti ai 18 punti. Formato “Immarcabili”.
Matteo Librizzi: “Emozionato e felice, sognavo una serata così”
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