Andrea Vitali incanta il pubblico di Materia con il suo nuovo libro “Il sistema Vivacchia”

Grande partecipazione e interesse hanno accompagnato l’incontro con Andrea Vitali, che martedì sera 4 marzo ha presentato il suo libro “Il sistema Vivacchia” nello spazio culturale Materia, lo spazio libero di Varesenews a Sant’Alessandro di Castronno. L’appuntamento ha richiamato un folto pubblico di lettori e appassionati, desiderosi di ascoltare direttamente dall’autore i retroscena e le ispirazioni dietro il suo ultimo lavoro.

Come sempre, Vitali, intervistato dal vicedirettore di Varesenews Michele Mancino,  ha saputo conquistare i presenti con il suo stile ironico e affabile, raccontando aneddoti legati alla stesura del romanzo e intrecciando il discorso con riflessioni sulla società e sul mondo della letteratura.

Vitali ha paragonato il mestiere dello scrittore a quello dell’artigiano, perché scrivere è un lavoro da affrontare senza fretta, come costruire un mobile i cui cassetti, a poco a poco, devono scorrere perfettamente. «Quotidianamente porti avanti la storia, ed è solo così, almeno per quanto mi riguarda, che arriva alla fine con un prodotto quanto meno dignitoso – ha raccontato l’autore -. La prima stesura la faccio a mano, mi piace scrivere su quaderni e a matita, ne ho a centinaia sparse per la casa. Conservo anche i mozziconi di matita, perché mi ci affeziono e sono la testimonianza del mio lavoro».

Le storie raccontate da Vitali sono ambientate a Menaggio sul lago di Como e in anni lontani. Fanno riferimento a un mondo che non c’è più se non nei ricordi di chi li ha vissuti o sentiti raccontare. «Il mondo che racconto io – ha spiegato Vitali – aveva tutt’altri ritmi, era analogico e non digitale. Non c’erano tutte le possibilità di comunicazione che ci sono oggi. Anche nel nuovo romanzo la modernità irrompe grazie alla curiosità dei personaggi che si misurano con i nuovi strumenti come la macchina per scrivere, la radio e il telegramma».

“Il sistema Vivacchia” è il settimo romanzo dedicato ai casi del maresciallo Ernesto Maccadò. In questa nuova avventura, il celebre maresciallo dei carabinieri si gode qualche gustosa rivincita sugli sgangherati rappresentanti locali del regime fascista. Alle prese con le proprie diffidenze verso le innovazioni tecnologiche, non sa decidere se acquistare anche lui una radio nuova, che sua moglie Maristella desidera tanto e che è già arrivata a casa dell’appuntato Misfatti, portando allegria e gioia di vivere. «Vedremo», va ripetendo il maresciallo, mentre cerca di dare una mano affinché gli eventi prendano la piega giusta, soprattutto quando il potere si fa violento e arrogante.

L’evento è stato anche un’occasione per approfondire il legame dell’autore con il territorio, un elemento sempre presente nelle sue opere e che conferisce ai suoi racconti un’autenticità unica.