Elon Musk: novello Ulisse tormentato. Tornerà?

Visionario, imprenditore, genio dell'innovazione, ma anche uomo segnato da un'infanzia difficile, relazioni turbolente e problemi di salute sia fisici che psicologici

Elon Musk

Elon Musk è una delle figure più discusse e analizzate del nostro tempo. Visionario, imprenditore, genio dell’innovazione, ma anche uomo segnato da un’infanzia difficile, relazioni turbolente e problemi di salute sia fisici che psicologici. Attraverso interviste, dichiarazioni ufficiali e fonti dirette come il libro della madre Maye Musk (A Woman Makes a Plan), la biografia autorizzata di Walter Isaacson (Elon Musk), e articoli di The New York Times, The Wall Street Journal e Business Insider, emerge un ritratto complesso che va oltre la patina del successo.

Un’infanzia segnata dal dolore e dalla violenza familiare. Musk nasce il 28 giugno 1971 a Pretoria, in Sudafrica, in una famiglia benestante, ma profondamente disfunzionale. Il padre, Errol Musk, ingegnere e imprenditore, è una figura controversa, che Elon ha descritto come “una persona terribile, capace di commettere ogni crimine immaginabile”. Le tensioni in casa erano costanti e violente: Maye Musk ha raccontato di essere stata spesso picchiata dal marito, tanto da fuggire con i tre figli e iniziare una nuova vita in condizioni economiche difficili. Elon, nonostante il distacco, ha trascorso parte della sua adolescenza con il padre, con il quale ha avuto un rapporto segnato da continue umiliazioni psicologiche e manipolazioni emotive. In una dichiarazione a Rolling Stone, Musk ha raccontato di aver pianto da solo durante l’infanzia a causa degli abusi psicologici subiti.

Bullismo e isolamento. Maye Musk ha raccontato nel suo libro come Elon fosse un bambino solitario, con un’eccezionale capacità di concentrazione, ma scarsamente abile nelle interazioni sociali. Questo lo rendeva un bersaglio ideale per i bulli. A scuola, subiva aggressioni costanti, spesso motivate dalla sua intelligenza fuori dal comune e dalla sua tendenza a correggere gli insegnanti e gli altri studenti. In un episodio particolarmente grave, è stato gettato giù da una rampa di scale e poi ripetutamente colpito, riportando fratture al setto nasale e una commozione cerebrale. In un’intervista a 60 Minutes, Musk ha  ricordato come questi episodi lo abbiano spinto a costruire una mentalità resiliente e determinata.
Questo periodo di isolamento e sofferenza lo ha spinto a rifugiarsi nei libri e nei computer, sviluppando una passione ossessiva per la programmazione e la scienza. Trascorreva intere giornate leggendo enciclopedie e romanzi di fantascienza, tra cui “La guida galattica per autostoppisti” di Douglas Adams, che ha influenzato profondamente la sua visione del mondo. Secondo il biografo Walter Isaacson, Musk ha spesso dichiarato che leggere questo libro gli ha insegnato a “non prendere la vita troppo sul serio”.

Un’adolescenza da autodidatta e la fuga dal Sudafrica. Musk ha iniziato a programmare già da bambino, vendendo il suo primo software (Blastar) a soli 12 anni. L’idea di lasciare il Sudafrica era per lui un’ossessione: odiava il sistema dell’apartheid e voleva raggiungere gli Stati Uniti, considerati “la terra delle opportunità”. Dopo un breve passaggio in Canada, dove ha svolto lavori umili, come la pulizia di caldaie industriali per mantenersi durante gli studi, riesce a trasferirsi negli Stati Uniti per frequentare l’Università della Pennsylvania.

Successo e fallimenti nelle relazioni personali. La vita sentimentale di Musk è stata segnata da fortissimi alti e bassi. Il suo primo matrimonio con Justine Wilson, conosciuta ai tempi dell’università, si è concluso con un divorzio doloroso. I due hanno avuto sei figli, ma il primo, Nevada Alexander, è morto di SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante) a sole 10 settimane. Justine ha raccontato come Elon abbia reagito in modo glaciale alla tragedia, cercando di reprimere il dolore e concentrandosi sul lavoro.
Dopo Justine, Musk ha avuto una relazione tumultuosa con l’attrice Talulah Riley, sposandola due volte e divorziando entrambe le volte. La sua relazione più mediatica è stata con la musicista Grimes, con cui ha avuto tre figli. Tra i due si è creata un’unione peculiare, fatta di tecnologia, arte cyber-punk e caos imprevedibile. Tra le note eccentriche, i nomi particolari dati ai figli. X Æ A-XII (soprannominato “X”), nato a maggio 2020; Exa Dark Sideræl (soprannominata “Y”), nata a dicembre 2021, tramite madre surrogata; Techno Mechanicus (soprannominato “Tau”), nato nel 2023.

La complessità della sua vita familiare è aumentata con la nascita di altri figli da fecondazione assistita e relazioni con altre donne, come Shivon Zilis, dirigente di Neuralink, con cui ha avuto due
gemelli. Tuttavia, negli ultimi anni alcuni dei suoi figli, in particolare Xavier, che ha cambiato nome in Vivian Jenna Wilson, hanno preso le distanze dal padre, citando divergenze nei valori e nel comportamento di Musk. Secondo fonti vicine alla famiglia, Vivian ha dichiarato di non volere alcun rapporto con lui e ha rifiutato persino il suo cognome. In una dichiarazione rilasciata a Business Insider, Musk ha ammesso che il suo impegno lavorativo e le sue idee politiche potrebbero aver contribuito al distacco di alcuni figli.

Problemi di salute e burnout. Musk ha sempre ammesso di avere una personalità ossessiva e compulsiva. Nel 2021 ha dichiarato di essere affetto da Sindrome di Asperger, una forma di autismo che spiega alcune delle sue rigidità comportamentali e la difficoltà nei rapporti interpersonali.
Dal punto di vista fisico, Musk ha subito numerosi interventi chirurgici per problemi alla schiena, derivanti da un infortunio subito mentre cercava di allenarsi per un combattimento con il fondatore di Meta, Mark Zuckerberg. Ha inoltre raccontato di soffrire di insonnia cronica, spesso trattata con Ambien, e di aver affrontato episodi di depressione profonda.
Dipendenza dal lavoro e declino fisico. Uno degli aspetti più evidenti della vita di Musk è la sua dipendenza dal lavoro. Ex dipendenti di Tesla e SpaceX hanno raccontato di turni massacranti di 80-100 ore settimanali, imposti da Musk. Lui stesso ha dormito sul pavimento delle fabbriche di Tesla per mesi durante le crisi di produzione della Model 3. Il suo fisico ha pagato il prezzo di questa dedizione estrema: negli ultimi anni è apparso affaticato, con una perdita eccessiva di peso alternata a periodi di gonfiore, dovuti probabilmente a trattamenti medici non dichiarati.

L’eredità umana dietro il mito. Elon Musk non è solo un genio dell’imprenditoria, ma anche un uomo segnato da profonde ferite emotive e fisiche. La sua vita privata è stata un continuo altalenare tra successo e crisi, tra creazione e distruzione. La sua capacità di innovare è indiscutibile, ma il prezzo pagato in termini personali è altrettanto evidente. Resta da vedere come evolverà la sua storia: continuerà a plasmare il futuro o verrà sopraffatto dal peso della sua stessa ambizione?
Resterà sulla Terra o “tornerà” nella casa su Marte? “Presto invecchiano gli uomini nelle disavventure”, Omero.

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Pubblicato il 15 Marzo 2025
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