A Germignaga una serata con Amnesty International per “capire e mobilitarsi per la pace a Gaza”
Venerdì 9 maggio al Cinema Teatro Italia l’incontro promosso dal Tavolo per la Pace dell’Alto Verbano con Amnesty International e numerose testimonianze

(A cura del Tavolo per la pace dell’Alto Verbano)
A volte per capire meglio le cose nella loro globalità, comprenderle e conoscerle, non è sufficiente informarsi. A volte occorre fare un passo indietro, allontanarsi e guardarle da una certa distanza, così come si fa con i quadri.
Il tentativo della serata di venerdì 9 maggio alle ore 21.00 al Cinema Teatro Italia di Germignaga è proprio questo: cercare di capire cosa succede nelle martoriate terre del Medio Oriente e in particolare in quella sottile striscia di terra densissimamente popolata che ha nome Gaza. Per dare un nome all’orrore che laggiù si sta consumando, attraverso le lenti del diritto e dei trattati internazionali. Senza minimamente perdere l’umana vicinanza e partecipazione alle sofferenze di questo popolo. Dare un nome permette di definire un fenomeno che in questo modo può essere affrontato; non con le armi, aggiungendo violenza a violenza, ma con gli strumenti che il diritto fornisce.
Dare un nome per sentirci, anche noi che viviamo in un luogo diverso dal Medio Oriente, esseri umani coinvolti e responsabili di un cammino, certo non semplice, che però è l’unica via possibile: la Pace.
Il Tavolo per la Pace dell’Alto Verbano, in collaborazione con le sei parrocchie della Valtravaglia, ha fortemente voluto che anche nel luinese Amnesty International presentasse il suo rapporto dal titolo”Ti senti come se fossi un subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza”. Il rapporto verrà presentato da Chantal Antonizzi, rappresentante di Amnesty International, con la testimonianza dal vivo del dott. Filippo Bianchetti del Comitato varesino per la
Palestina – Sanitari per Gaza e, tramite video, del dott. Raed Almajdalawi, originario di Gaza e membro dell’associazione Medici Palestinesi in Italia. Il dibattito sarà moderato da Anna Polo dell’agenzia stampa Pressenza.
La serata è inserita all’interno delle giornate di mobilitazione contro le spese militari (GDAMS), una campagna globale che vuole richiamare l’attenzione sulla necessità di ridurre (e non aumentare!) le quote di bilancio destinate alle armi.
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