“Alcune cose da mettere in ordine”: tra fragilità e cura il nuovo spettacolo di Rubidori Manshaft in scena a Saronno

L'appuntamento è per venerdì 23 maggio alle 20,45 al Teatro Giuditta Pasta. Prima dello spettacolo, alle 18, "Oltre il Sipario – Dietro le quinte della Cura", un incontro aperto al pubblico per approfondire il dialogo tra arte, fragilità e cura

Generico 19 May 2025

Intenso e coinvolgente il nuovo spettacolo proposto nel fine settimana dal Teatro Giuditta Pasta di Saronno. Venerdì 23 maggio alle 20.45  è in programmma l’anteprima dello spettacolo “Alcune cose da mettere in ordine“, ultima creazione dell’artista Rubidori Manshaft. L’opera, poetica e profonda, nasce all’interno del progetto biennale “Restez FIT!” e si inserisce nel programma del Festival internazionale del teatro e della scena contemporanea (FIT), in coproduzione con Olinda/TeatroLaCucina di Milano.

Frutto di anni di ricerca condotta in case di cura tra Italia e Svizzera, lo spettacolo intreccia arte, ascolto e memoria in un affondo esistenziale sulla vecchiaia, la fragilità e la cura. La protagonista è Anna, interpretata da Roberta Bosetti, donna sulla soglia dei sessant’anni che affronta un viaggio interiore per rimettere ordine nella propria vita. Al suo fianco, in scena, l’attore Giacomo Toccaceli.

La regia e la drammaturgia – firmate da Rubidori Manshaft, Roberta Dori Puddu e Angela Dematté – disegnano uno spazio scenico che rappresenta la mente della protagonista. Uno spazio visivo e mentale articolato su tre piani temporali – memoria, presente, futuro – dove si alternano paura, desiderio e consapevolezza. La scenografia distingue chiaramente lo spazio bianco del controllo e della paura da quello color tabacco della memoria, animato da oggetti simbolici e mani calcate, tracce materiali del passaggio umano.

Lo spettacolo è arricchito da contributi video realizzati con oltre cinquanta anziani partecipanti al progetto. Elementi visivi, sonori e luminosi – curati rispettivamente da Fabio Bilardo, Federica Furlani ed Elena Vastano – si intrecciano con la narrazione in un rito teatrale collettivo, che afferma la presenza nel tempo e la trasformazione del dolore in forma e speranza.

Secondo Angela Dematté, “Alcune cose da mettere in ordine” è frutto di un lavoro di “raccolta” nel senso più umano e artistico del termine. Rubidori Manshaft ha ascoltato e raccolto volti, voci e gesti delle persone anziane incontrate lungo il percorso, trasformando quell’eredità fragile in materia viva per la scena. È un teatro che non parla dell’età avanzata come un’alterità distante, ma come una soglia comune, una condizione universale in cui il controllo si allenta e la vita reclama ascolto e presenza.

La scelta di rappresentare una donna non ancora anziana ma “in transizione” diventa così una chiave drammaturgica essenziale. Anna incarna il passaggio, l’anticamera del cambiamento, offrendo al pubblico un possibile specchio di sé e delle proprie paure.

Oltre il sipario: incontro pubblico con le voci della cura

Lo stesso giorno dello spettacolo, alle 18.30, il Foyer del Teatro Giuditta Pasta ospiterà “Oltre il Sipario – Dietro le quinte della Cura”, un incontro aperto al pubblico per approfondire il dialogo tra arte, fragilità e cura. Interverranno, insieme a Rubidori Manshaft, la musicoterapeuta Alice Balboni, l’infermiera Laura Biella e l’imprenditore Enrico Cantù. L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria via mail.

Biglietti disponibili in biglietteria e su www.teatrogiudittapasta.it
biglietteria@teatrogiudittapasta.it | Tel. 02 96701990

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Pubblicato il 19 Maggio 2025
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