Arsago ritrova l’opera del Settecento che era nella chiesa nel bosco
Negli anni Ottanta si era rischiato di perderla, per i tanti atti vandalici all'isolato oratorio romanico dei Santi Cosma e Damiano. Il restauro è stato lungo e complesso e ha consentito di salvare l'opera. E di ricostruire un altro pezzo di storia locale

Arsago Seprio ha salvato il paliotto dei Santi Cosma e Damiano, l’opera settecentesca che un tempo faceva parte dell’altare dell’oratorio campestre nel folto bosco fuori dall’abitato: dopo un lungo, impegnativo restauro, l’opera torna nel paese e va a completare la storia di un centro ricco di testimonianze architettoniche (in particolare medievali) e artistiche.
Opera su tavola lignea proveniente dal distrutto altare settecentesco dell’oratorio campestre dei SS. Cosma e Damiano, è stata asportata negli anni Ottanta del secolo scorso per sottrarlo agli atti vandalici cui era stata soggetta la piccola chiesa, in posizione isolata.
Il restauro è stato molto faticoso, soprattutto per quanto concerne il supporto ligneo che era in pessimo stato di conservazione. È stato necessario un importante intervento strutturale per asportate le parti che stavano marcendo e ideare un nuovo sistema di contenimento elastico con traverse e molle che assecondi i movimenti fisiologici del legno.
Sul fronte sono stati fissati gli strati pittorici, ripulita, ritoccata e verniciata la superficie.

Il paliotto raffigura i Santi che ricevono da un angelo due corone di fiori. Sul recto l’autore dipinse inoltre un finto fronte d’altare barocco, ricco di volute e adornato da fiori coloratissimi e da nastri blu svolazzanti.
«Certamente si tratta di una produzione locale, che gli studi condotti in questa occasione sono forse riusciti a ricondurre alla paternità di un pittore che lavorò a Somma Lombardo (chiesa di S. Agnese) e a Mezzana (chiesa di S. Stefano) e di cui sveleremo l’identità nel corso della presentazione» spiegano dalla parrocchia.
L’opera ritrovata viene infatti presentata questa sera, venerdì 9 maggio, nell’ambito della festa patronale di San Vittore.

L’intervento di restauro è stato finanziato dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto grazie al bando Tesori nascosti e ai contributi dei mecenati Comitato Pro restauri SS. Cosma e Damiano e Centro Diurno Anziani di Arsago Seprio.
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