Il futuro dell’energia è condiviso: a Materia il lancio del progetto CER
Presentato a Castronno il progetto per una Comunità Energetica Rinnovabile tra i Comuni di Brunello, Castronno, Mornago e Sumirago. Presto online le manifestazioni di interesse per cittadini e aziende

Una scuola che chiude, uno spazio che rinasce, una comunità che sceglie di guardare avanti. È in questo contesto che, lunedì 26 maggio, a Materia Spazio Libero di Castronno, è stato presentato pubblicamente il progetto per la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) che coinvolge i Comuni di Brunello, Castronno, Mornago e Sumirago.
Un percorso che punta a creare una rete locale capace di produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili, coinvolgendo cittadini, imprese e realtà del territorio. Durante la serata, introdotta da Marco Giovannelli, direttore di VareseNews, è emersa con chiarezza la volontà di costruire una comunità che sia “energetica”, sì, ma anche civile, solidale.
«Quando abbiamo dovuto chiudere la scuola elementare, la preoccupazione più grande era perdere un luogo di comunità», ha detto il sindaco di Castronno, Giuseppe Gabri. «Oggi, questo stesso edificio ospita Materia, uno spazio culturale e ora anche il cuore di un progetto concreto che ridà valore a un bene pubblico e costruisce futuro».
A parlare della dimensione più istituzionale e territoriale sono stati anche gli altri sindaci coinvolti. Andrea Dall’Osto, primo cittadino di Brunello, ha definito la CER come «una delle forme più intelligenti di collaborazione tra cittadini, imprese e amministrazioni, capace di creare vantaggi ambientali ed economici per tutti».
Yvonne Beccegato, sindaca di Sumirago, ha portato l’esperienza del mondo agricolo: «Abbiamo aziende e famiglie pronte a partecipare. Immaginiamo uno scambio virtuoso, in cui chi produce durante il giorno mette a disposizione energia che altri potranno usare mentre lavorano». Anche Davide Tamborini, sindaco di Mornago, ha confermato l’interesse e la volontà del Comune di essere parte attiva del percorso: «Mornago era già in movimento, ma ora possiamo far parte di una rete più ampia e strutturata».
La parte tecnica è stata affidata a Katia Maino e Giorgio Fedeli, responsabili dell’Area Studi e Strumenti per la Transizione Energetica di ARIA S.p.A., che hanno spiegato in modo chiaro che cos’è una Comunità Energetica, come funziona e chi può farne parte. È stato ribadito che non è necessario possedere un impianto fotovoltaico per aderire: anche semplici consumatori possono partecipare, beneficiando dell’energia condivisa prodotta da altri, all’interno dello stesso perimetro energetico.
I prossimi passi saranno fondamentali: le amministrazioni comunali pubblicheranno nei prossimi giorni le manifestazioni di interesse, rivolte a cittadini, imprese, associazioni e realtà che vorranno aderire alla Comunità Energetica. Un primo passo concreto per costruire un modello locale di energia condivisa, sostenibile e partecipata, che parte da Materia ma guarda a un futuro collettivo.
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