Sui muri delle scuole sono comparsi tre murales per la “Gallarate antifascista”
Sono stati realizzati in tre diversi istituti, nella notte tra mercoledì e giovedì, a dieci giorni dal convegno dell'ultradestra che ha fatto molto discutere

Tre murales molto simili, realizzati di notte per ribadire l’esistenza di una “Gallarate antifascista”: sono stati dipinti tra mercoledì e giovedì sui muri in cemento di tre scuole superiori della città di Gallarate, a dieci giorni dal convegno dell’ultradestra per le deportazioni che ha fatto molto discutere e ha portato il nome della città nei servizi televisivi.
Tre le scritte, in tre scuole, scoperte al mattino: al Gadda-Rosselli ai Ronchi (nella foto di apertura dell’articolo), nel parcheggio dell’Is Ponti a poche centinaia di metri di distanza e infine ai licei di viale dei Tigli. Identico il messaggio principale – Gallarate antifascista – e la “grafica”, mentre diversi sono i messaggi a lato, da quelli più evocativi (“Il potere uccide, la libertà canta”) a quelli più esplicitamente politici, come la contestazione del Ddl Sicurezza.
Del contrasto a forme di neofascismo e neonazismo si è discusso molto a seguito del Remigration Summit, che ha portato al teatro comunale una serie di leader posizionati tra l’estrema destra parlamentare ai militanti vicini al neonazismo alle figure (come l’ideologo Martin Sellner) che sono tenuti sotto osservazione dai servizi di sicurezza di alcuni Paesi come Germania e Svizzera.
Il programma di espulsione di persone dall’Europa sulla base dell’etnia e del colore della pelle è comparso anche nelle dichiarazioni e nelle interviste di programmi televisivi nazionali, come le Iene e Piazza Pulita. Lo sgomento non è stato solo nell’area del centrosinistra: il consiglio provinciale ad esempio ha espresso la sua condanna, con un documento che è stato presentato anche da Forza Italia, uno dei partiti del centrodestra.

Nei giorni scorsi è stata avviata una campagna di pressione e c’era stato un altro episodio in cui era stato citato il messaggio di fedeltà alla Costituzione antifascista: uno dei ragazzi premiati con le borse di studio al Maga aveva concluso la sua breve testimonianza dicendo «viva la Gallarate antifascista», riprendendo l’espressione che fu gridata da uno spettatore alla prima della Scala a dicembre 2023.

I murales sono stati scoperti al mattino dal personale delle scuole. Il dirigente dell’istituto Ponti Massimo Angeloni dice che l’episodio può diventare una «occasione per fare una riflessione educativa» sulle modalità d’intervento e sui diversi contenuti (sottolinea anche la differenza tra «il valore costituzionale dell’antifascismo» e gli altri messaggi vergati con la bomboletta, più riferiti ai dibattito politico). Per il resto non è chiaro che fine faranno.
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