Varese, nasce il Gruppo tecnico contro le crisi aziendali: “Prevenire prima di intervenire”

Il gruppo ha tenuto la prima seduta il 12 maggio, un percorso condiviso per prevenire e gestire le crisi aziendali in provincia di Varese

Luoghi generici Varese

Si è tenuta a Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese, la prima seduta ufficiale del nuovo Gruppo tecnico per le crisi aziendali della Provincia di Varese. L’organismo è stato costituito con l’obiettivo di monitorare l’andamento economico locale e proporre misure concrete di supporto per lavoratori e imprese in difficoltà, operando in sinergia con il Coordinamento politico territoriale promosso dalla Provincia.
Alla riunione hanno preso parte rappresentanti di numerosi enti e istituzioni, tra cui Regione Lombardia, Provincia di Varese, Sviluppo Lavoro Italia, Camera di Commercio di Varese, Comuni di Biandronno e Saltrio, Italia Viva provinciale, Confapi Varese, Cisl dei Laghi, Università degli Studi dell’Insubria e Liuc – Università Cattaneo.
Ad aprire i lavori è stato il presidente della Provincia Marco Magrini, che ha illustrato il cronoprogramma delle attività del gruppo e annunciato la creazione di una segreteria tecnico-scientifica. «Con la costituzione del Coordinamento politico e di questo Gruppo tecnico a supporto – ha sottolineato Magrini – emerge la forte volontà di tutti gli stakeholder del territorio di lavorare in sinergia. L’obiettivo non è solo gestire le crisi, ma prevenirle, introducendo azioni concrete a tutela dei lavoratori e delle imprese del territorio».

RACCOLTA STUDI

Un punto centrale dell’attività del Gruppo sarà la raccolta e la sistematizzazione degli studi esistenti e futuri, con particolare riferimento al PTCP – Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, documento di indirizzo per la programmazione socioeconomica provinciale. Il PTCP affronta tematiche fondamentali quali la rigenerazione del territorio, la tutela del suolo e la gestione dei processi insediativi. A integrazione del Piano, è prevista la produzione di un Report periodico sulle crisi in atto e potenziali, utile per individuare le aree di maggiore fragilità economica e per suggerire interventi mirati.

TRE DIRETTIVE STRATEGICHE

L’azione del Gruppo Tecnico si focalizzerà su tre direttrici strategiche: l’individuazione delle competenze professionali più richieste e difficilmente reperibili, l’orientamento degli investimenti formativi in collaborazione con scuole e istituti di formazione, e l’analisi dei bacini potenziali di nuovo capitale umano. In questo quadro, il consigliere regionale Samuele Astuti ha ribadito la necessità di agire in maniera proattiva per contrastare le situazioni di crisi prima che diventino irreversibili. «Abbiamo assunto un impegno collegiale e condiviso, che coinvolge sia i soggetti tecnici sia quelli politici – ha evidenziato – con senso di responsabilità e piena consapevolezza della complessità e dell’importanza del rilancio delle attività produttive nella nostra provincia. In particolare, intendo lavorare insieme al tavolo sulle filiere produttive obsolete, un ambito cruciale su cui intervenire per favorire processi di riconversione e riqualificazione prima dell’insorgere delle crisi. Solo attraverso un’azione preventiva e condivisa possiamo garantire una transizione efficace e sostenibile per il nostro tessuto economico e sociale».

GRUPPO TECNICO

Il Gruppo Tecnico proseguirà le sue attività secondo un cronoprogramma strutturato, che prevede da un lato la redazione di report periodici e studi territoriali, e dall’altro l’elaborazione di indicazioni operative rivolte agli attori locali per l’attuazione delle politiche di prevenzione e gestione delle crisi. Il lavoro sarà supportato da una segreteria tecnico-scientifica che avrà il compito di coordinare le analisi e i contributi dei diversi soggetti coinvolti. L’obiettivo condiviso da tutti i partecipanti al tavolo è quello di valorizzare le potenzialità del territorio e costruire una rete solida tra istituzioni, imprese, parti sociali e mondo accademico. In un momento storico in cui il sistema produttivo locale è esposto a continue trasformazioni e a pressioni esterne, risulta infatti fondamentale adottare un approccio integrato e lungimirante, capace di intercettare segnali di criticità in modo tempestivo e promuovere politiche del lavoro e dell’impresa capaci di anticipare i cambiamenti.

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Pubblicato il 14 Maggio 2025
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