Giulia nasce in casa a Carnago con un “travaglio lampo“, la chiamata ai nonni, e i soccorritori aiutano il lieto evento

Il racconto della mamma: «Tutto è andato bene grazie all’umanità e alla prontezza degli operatori. Non dimenticheremo mai questa notte»

fiocco rosa

Una notte che non dimenticheranno mai. Veronica e Gianfranco avevano programmato tutto per la nascita della loro secondogenita, Giulia, prevista all’ospedale di Tradate. Ma la piccola ha deciso di sorprendere tutti: un travaglio fulmineo ha costretto i genitori a chiamare i soccorsi e affrontare il parto a casa, prima ancora che arrivassero i nonni da Golasecca per badare al fratellino di 3 anni.

La sequenza degli eventi è stata rapida e intensa e Veronica e Gianfranco la appuntano come in un diario di bordo:

Ore 23.50: chiamata ai nonni
Ore 00.00: chiamata al 118
Ore 00.10: arrivo dell’ambulanza
Ore 00.25: nasce Giulia

«Inutile ringraziare tutti coloro che ci hanno assistito con empatia e grande umanità — racconta Veronica —. Mai ci saremmo aspettati di vivere un’esperienza così, ma tutto è andato nel migliore dei modi. Giulia sta bene e noi siamo colmi di gratitudine».

Una storia a lieto fine, che celebra la vita e il lavoro silenzioso ma fondamentale dei soccorritori. La bambina è nata in casa nel comune di Carnago

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Giugno 2025
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