Un giardino per Rocco Chinnici: Cocquio Trevisago ricorda il magistrato ucciso dalla mafia

Nel 42° anniversario della strage di via Pipitone, l’UCIIM di Varese ha intitolato il giardino dell'oratorio al giudice Rocco Chinnici. Una cerimonia partecipata tra memoria, testimonianze, giovani e istituzioni per affermare con forza il valore della legalità

Caricamento temporaneo per contributo 17538635985k2vd8965ub7emq9

Cocquio Trevisago, Roma, Palermo. Luoghi del ricordo di una ricorrenza speciale che è dolore ma anche simbolo di una possibilità: quella di vivere nell’esempio di uomini che hanno combattuto nella certezza che un futuro fatto di legalità sia un futuro migliore per tutti, per quanti per esempio si sono stretti ieri sera, martedì 29 luglio 2025, intorno alla figura di Rocco Chinnici, magistrato simbolo della lotta alla mafia, ucciso il 29 luglio 1983 a Palermo con un’autobomba in via Federico Pipitone.

Galleria fotografica

A Cocquio Trevisago il “Giardino dell’Impegno” dedicato al giudice Rocco Chinnici 4 di 13

Con lui persero la vita il maresciallo Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi. A 42 anni esatti dalla strage, l’Uciim di Varese – (Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori) sezione intitolata a Paolo Borsellino e Rocco Chinnici – ha voluto dare un segno tangibile di memoria, intitolando al giudice il giardino dell’oratorio di Sant’Andrea, in una cerimonia pubblica che ha unito cittadini, istituzioni, giovani e forze dell’ordine.

L’appuntamento è iniziato alle 19.30 con la celebrazione della Santa Messa in suffragio delle vittime, officiata da don Fabio Giovenzana. Un momento solenne, carico di emozione, che ha dato il via a una serata intensa e partecipata. Alla cerimonia erano presenti numerose autorità: Giovanna Venturino, presidente di Uciim Lombardia, ha ricordato l’importanza della memoria come impegno civile e ha sottolineato il ruolo della scuola e della comunità nell’educare i più giovani alla legalità, parole riprese dalla vice sindaca Monica Moretti, dall’assessore all’Istruzione Raffaela Pane, nel direttivo Uciim, e dal presidente della sezione varesina Uciim Filippo Tomasello.

Proprio i ragazzi sono stati protagonisti attivi dell’evento. Una folta delegazione del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze (Ccrr) ha preso parte alla cerimonia piantando, accanto al cippo dedicato a Chinnici, un ulivo e due rose bianche: simboli forti di pace, speranza e impegno. Un gesto semplice ma potente, accompagnato dal silenzio e dal rispetto dei numerosi presenti.

A rappresentare le istituzioni anche una delegazione della Guardia di Finanza di Varese, con la presenza del colonnello Fabrizio Rella, e una rappresentanza dei Carabinieri della Stazione di Besozzo. Durante l’evento è stato proiettato un videomessaggio dell’onorevole Caterina Chinnici, magistrato ed europarlamentare, nonché figlia del giudice. Nelle sue parole, un forte richiamo alla responsabilità collettiva nel combattere ogni forma di criminalità e nel preservare il ricordo di chi ha dato la vita per il bene comune.

Durante la serata è stato anche allestito un banchetto dedicato al libro L’Italia di Rocco Chinnici, al quale è stato abbinato un messaggio scritto per l’occasione dal nipote del magistrato, il capitano Alessandro Averna Chinnici. Parte del ricavato delle copie vendute sarà destinato a finanziare progetti per i giovani promossi dalla Fondazione Rocco Chinnici, a conferma di un’eredità viva, concreta, che continua a germogliare.

Quella di Cocquio è stata una delle tante celebrazioni tenutesi ieri in ricordo del giudice.

A Palermo, in via Federico Pipitone con Alessandro Guastella consigliere del direttivo Uciim Varese. A Partanna, paese natale di Chinnici, una cerimonia pomeridiana ha visto la presenza della professoressa Virginia Certa dell’Uciim di Varese e docente dell’Istituto Bossi di Busto Arsizio. A Roma, presso la sede della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, sono state inaugurate due nuove sale intitolate a Rocco Chinnici e a Mario Amato, altro magistrato ucciso dal terrorismo. Due uomini di legge, due eroi civili, che hanno pagato con la vita il loro coraggio.

La serata di Cocquio Trevisago si è conclusa tra gli applausi e i pensieri in silenzio di chi ha preso parte a un evento sobrio ma carico di significato. L’intitolazione del giardino non è solo un gesto formale: è un impegno concreto della comunità a non dimenticare, a fare memoria attiva, a coinvolgere i cittadini – soprattutto i più giovani – in un percorso quotidiano di legalità.

Un giardino che ora fiorisce anche grazie al sacrificio di chi, come Rocco Chinnici, ha saputo guardare avanti con coraggio.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

Un giornale è come un amico, non sempre sei tu a sceglierlo ma una volta che c’è ti sarà fedele. Ogni giorno leali verso le idee di tutti, sostenete il nostro lavoro.

Pubblicato il 30 Luglio 2025
Leggi i commenti

Galleria fotografica

A Cocquio Trevisago il “Giardino dell’Impegno” dedicato al giudice Rocco Chinnici 4 di 13

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.