“Alla Festa della Montagna il più grande successo sono i sorrisi”
Si è conclusa con grande successo la Festa della Montagna 2025, organizzata dal Gruppo Alpini di Varese: il capogruppo Antonio Verdelli traccia il bilancio dell'esperienza

Si è conclusa con grande successo la Festa della Montagna 2025, organizzata dal Gruppo Alpini di Varese: il capogruppo Antonio Verdelli (a sinistra nella foto) traccia un bilancio più che positivo di un evento che ha saputo coniugare tradizione, solidarietà e sostenibilità: «Come sempre c’è stato grande entusiasmo per la festa, ma la cosa più bella sono sempre i sorrisi della gente» esordisce Verdelli per raccontare una manifestazione che porta al Campo dei Fiori ogni anno decine di migliaia di persone.
UNA CRONOSCALATA DA RECORD
Il dato più significativo arriva dalla cronoscalata, che quest’anno ha raggiunto il record di 290 iscritti, quasi 300, segnando un incremento importante rispetto alle edizioni precedenti. «Un risultato ancora più significativo, se poi si pensa che i proventi delle iscrizioni alla corsa sono destinati alla lotta italiana contro la sclerosi multipla».
Ottimi numeri anche per la moto adunata alpina, che ha registrato 380 iscrizioni ufficiali: «A loro si aggiungono anche numerosi partecipanti “informali”, che non hanno avuto il tempo di registrarsi o non hanno potuto ritirare il pacco – spiega Verdelli – Quest’anno l’evento motociclistico si è poi arricchito di una chicca: la benedizione presso il santuario di santa Maria del Sasso a Caravate, una delle chiese giubilari della provincia di Varese. La motoadunata ha avuto quest’anno un carattere giubilare: arrivati al convento dei padri passionisti, tutti i partecipanti hanno atteso la benedizione».
“CON LA FESTA REGALIAMO SOLDI ALLE ASSOCIAZIONI, MA ANCHE CULTURA A CHI PARTECIPA”
Tra gli eventi collaterali, grande apprezzamento ha riscosso il concerto di apertura di James Maddock, realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale. «È stato un evento splendido, una collaborazione che attendevamo da anni – sottolinea Verdelli – E la misura dell’importanza di quel concerto, a me è arrivata dalla prima persona con cui ho parlato, che mi ha detto di essere arrivata da Cuneo per quel concerto».
Ma la filosofia della festa va oltre il semplice intrattenimento: «È fondamentale la polenta, ma insieme a questa vogliamo metterci tanta cultura – spiega il capogruppo – Il programma ha spaziato dalla speleologia all’osservatorio astronomico, dalle stelle a Salvatore Furia. Ogni sera abbiamo fatto scoprire un libro diverso, il tutto in maniera completamente gratuita: con la festa regaliamo cultura, oltre ai soldi che abbiamo introitato», precisa Verdelli.
QUATTRO TONNELLATE DI POLENTA PER UNA FESTA DALL’ATMOSFERA UNICA
Il contatore di paioli, appeso nelle cucine della festa, ha registrato la preparazione di 87 paioli, che contengono ognuno 50 chili di polenta: in tutto 4350 chili di cibo, che testimoniano la dimensione dell’evento e la sua capacità di richiamare un pubblico sempre più numeroso.
Quello che colpisce di più Verdelli è l’atmosfera che si respira durante la festa: «È bello vedere tanta gente in coda per la navetta o alla cassa senza polemiche, ma sorridente e felice. Qui queste cose sono semplici e normali, senza rabbia e tensione. Quando arrivi al Campo dei Fiori con gente così, tutto ti passa».
Un clima sereno, «Che si riflette anche nell’organizzazione. Ma penso sia la stessa cosa per gli utenti – conclude Verdelli – Non abbiamo avuto infatti praticamente alcun problema. Così questa è una festa anche per chi ci lavora».
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