A Gallarate si “allarga” il Sorgiorile, il torrente che allaga la zona Nord della città
Nel corso dell'estate sono entrati a regime i lavori di sistemazione del letto del corso d'acqua, che scende dalle colline e diventa minaccioso in occasione di piogge intense

Prendono forme e sono ben visibili i lavori per le nuove sponde e la regolazione del Sorgiorile, il torrente che scende dalle colline a Nord di Gallarate e che crea problemi e fa danni soprattutto nella zona di Cascinetta, dove confluisce nel torrente Arno.
L’intervento, curato dal Comune ma finanziato da Pnrr per 800mila euro, è già in avanzato stato di realizzazione: il letto del torrente viene ampliato e le sponde contenute in muri di cemento, in parte già ricostruiti.
«Sono stati realizzati i muri contenimento nel tratto di Cajello, oltre il mulino e oltre l’autostrada. Ed è stata fatta una nuova briglia a monte del mulino di Cajello, che consente di gestire le acque quando si verificano piene» dice l’assessore al Territorio Sandro Rech, che segue con passione personale i lavori sui corsi d’acqua («vengo dall’esperienza da amministratore alla Depurazione Olona»).

L’allargamento del letto del torrente è ben visibile in questi giorni al mulino di Cajello, dove si vede lo scavo prima della realizzazione dei muri laterali (nella foto di apertura).
Il prossimo passaggio poi sarà la messa in opera degli «sgrigliatori», griglie a sollevamento automatico per rimuovere i materiali che si accumulano portati dal torrente, che normalmente è in secca ma si riempie nel giro di poche ore quando ci sono forti piogge, trascinando a valle detriti, rami, rifiuti.
«Entro fine settembre si procede con lo sgrigliatore di via del Lavoro – continua Rech – poi sarà posato quello in via G.J. Rossi», traversa di via Pegoraro, a poche decine di metri dal “tombone” sotto la via Pegoraro dove il Sorgiorile entra in Arno.
Le alluvioni del Sorgiorile
Nei secoli le maggiori alluvioni causate dall’Arno – che colpivano il centro di Gallarate – sono state accompagnate anche dalle esondazioni del Sorgiorile, che prima della metà dell’Ottocentro con le sue acque invadeva in origine la zona semipaludosa dove sarebbe sorta piazza Risorgimento.
La situazione divenne più problematica per le case con l’urbanizzazione del Novecento, la creazione del quartiere Cascinetta e la modifica del corso originario del Sorgiorile, fatto confluire nel torrente Arno. È in questo punto che più spesso le acque si riversano in strada, come accaduto nel 1951.

L’ultima grande esondazione è stata quella del 2014, con danni a diversi privati e alle aziende ospitate all’interno dell’ex complesso tessile Cesare Macchi.
Maltrattato e pronto all’ira: storia del Sorgiorile, “l’altro” torrente di Gallarate
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