Alluvione del 2014, risarciti i privati. Ora tocca alle aziende

A tre anni e mezzo dall'esondazione del torrente Sorgiorile, che aveva provocato danni ad abitazione e imprese nella zona di via del Lavoro, tra Crenna e Cascinetta

gallarate esondazione via del lavoro sorgiorile (per gallerie fotografiche)

Ammonta a oltre 130mila euro il risarcimento complessivo dei danni, a favore dei privati della zona di via del Lavoro a Gallarate, vittime nel 2014 dell’alluvione causata dal torrente Sorgiorile. A distanza di quattro anni, il risarcimento riguarda solo i privati, mentre solo ora si apre la fase rivolta alle imprese.

L’evento metereologico aveva provocato una lunga scie di polemiche a livello comunale, sulla prevenzione e anche sulle forme di risarcimento (in particolare alcune aziende avevano lamentato la lentezza). I contributi sono concessi del Dipartimento nazionale della Protezione Civile tramite la Regione Lombardia, erano stati sbloccati nel 2016 e l’erogazione si è conclusa in questi giorni. Sette, in tutto, le famiglie interessate che si sono viste riconoscere risarcimenti per i danni ai beni immobili e mobili che vanno da un minino di 6mila e 400 euro a un massimo di 50mila e 400 euro.

Concluso l’iter che ha interessato i privati, parte ora quello per le aziende. Dall’11 giugno fino al 20 luglio, le ditte che subirono le conseguenze del violento nubifragio possono presentare le domande per il risarcimento e, contemporaneamente, per la quantificazione dei danni subiti. L’amministrazione comunale gallaratese sta contattando una ad una le attività coinvolte. I moduli sono disponibili nell’apposita sezione del portale della Regione Lombardia; l’ufficio della Protezione Civile di Gallarate è comunque a disposizione per qualsiasi tipo di chiarimento e per l’eventuale assistenza nella compilazione delle richieste.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 06 Giugno 2018
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