“La morte giunge il martedì”, il giallo ambientato nella Milano del 1863 si racconta a Comabbio
Nel nuovo romanzo di Paolo Saino, unisce un'indagine avvincente alla ricerca storica, restituendo uno scorcio sull'Italia post-unitaria

È l’omicidio del dottor Valsecchi (ritrovato impiccato) insieme a una misteriosa serie di omicidi, uno ogni settimana, a costringere l’ex commissario superiore Ulisse Zecchini, ufficiale della polizia asburgica in pensione dal 1853, a tornare al lavoro, venendo in aiuto del suo ex braccio destro Carlo Andreis.
In La morte giunge il martedì, Paolo Saino trasporta il lettore nel 1863, nel cuore della Milano risorgimentale per ricostruire i pezzi di un mistero ed esplorare gli ambienti, la cucina e i costumi di allora, ma soprattutto i sogni e le speranze tradite di un’epoca che obbligano a riflettere anche sul presente.
Saino è stato ospite della biblioteca di Comabbio sabato 6 settembre per presentare il suo ultimo romanzo insieme allo storico Giovanni Carosotti e al medico legale Alessio Battistini. A introdurre l’incontro, il vicesindaco di Comabbio Leonardo Pezzani.

Un tuffo nella Milano risorgimentale
I protagonisti di La morte giunge il martedì si rifanno a persone realmente esistite: tratteggiati in parte dalla fantasia della penna di Saino, ma sempre partendo dalla collezione di documenti storici che l’autore è riuscito a riportare alla luce dagli archivi di Milano.
Saino ha riservato la stessa cura a ogni parte del racconto, restituendo un’avventura avvincente e accurata, che si snoda a bordo delle brum per le vie di Milano, nelle botteghe storiche (alcune visitabili ancora oggi) e sul ponte dell’Argonaut (nave realmente esistita e con la quale anche alcuni membri della famiglia di Saino hanno solcato il Mediterraneo).
La storia che riflette i dubbi di oggi
La storia raccontata nel libro è inventata, ma la ricostruzione storica della Milano del 1863 è precisa e accurata. Lo si nota anche attraverso l’amore dei personaggi nei confronti dei piatti della cucina milanese dell’epoca.
«La vera ambizione di Saino – spiega però lo storico Giovanni Carosotti – è descrivere i problemi del Risorgimento e fornirne il proprio punto di vista attraverso i suoi personaggi. L’idealismo politico, il tradimento, le speranze deluse e le pressioni internazionali che hanno caratterizzato l’Italia di quel periodo storico, animano delle riflessioni necessarie anche sul nostro presente».
La medicina legale di allora, «Meno strumenti ma lo stesso metodo scientifico»
Un buon giallo non può fare a meno di un buon medico legale. Saino ha voluto ricostruire un’immagine accurata di come lavoravano i medici di allora grazie all’aiuto di Alessio Battistini docente di Medicina legale e direttore del laboratorio di Tossicologia forense di Milano. «Storici e medici legali – scherza Battistini – fanno lavori simili: entrambi parlano coi morti per ricostruire una storia».
«Dal 1863 e oggi – spiega Battistini – sono cambiate molte cose. All’epoca niente riconoscimento delle impronte digitali, niente analisi del dna e, ovviamente, niente refrigerazione dei corpi. Eppure, ieri come adesso i medici legali potevano comunque contare su un metodo di lavoro scientifico e rigoroso valido ancora oggi».
Dove trovare il romanzo
Un romanzo giallo ma anche una finestra sulla storia, per avere maggiori informazioni su La morte giunge il martedì, l’autore e i suoi libri precedenti, è possibile visitare il sito www.paolosaino.com.
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