La Vespa, la fotografia e la libertà: l’Italia secondo Alberto Bortoluzzi
Un'avventura tra arte e passione per la Vespa, raccontata attraverso le immagini di Bortoluzzi, che ha documentato il suo viaggio in giro per l'Italia

Il viaggio in Vespa come metafora della libertà. È così che Alberto Bortoluzzi, fotografo e grande appassionato del leggendario scooter, racconta la sua esperienza di viaggio in giro per l’Italia. L’iconica Vespa, simbolo di avventura e di esplorazione, è diventata il mezzo per scoprire non solo i paesaggi del nostro paese, ma anche la bellezza di raccontare le storie che si intrecciano lungo il cammino.
A Materia Spazio Libero, lunedì 29 settembre, il fotografo ha condiviso con il pubblico la sua passione per la Vespa e il suo recente progetto fotografico, nato dalla curiosità di esplorare l’Italia in modo inusuale e creativo. Modificando la fotografia di viaggio e raccontando aneddoti affascinanti, Bortoluzzi ha trasportato i presenti in un’avventura unica, fatta di scatti e incontri, condita da quella voglia di rischio che caratterizza ogni viaggio importante.
Il progetto, che ha visto Bortoluzzi percorrere l’Italia in Vespa, è partito dalla sua grande passione per il mezzo e la sua volontà di raccontare l’Italia attraverso il suo obiettivo fotografico. «Immaginavo che mi sarebbe piaciuto guidare queste vespe mitiche, specialmente quelle degli anni ’50» ha spiegato Bortoluzzi a Marco Giovannelli, direttore di VareseNews, che l’Italia in vespa anche lui l’ha attraversata nel 2010. Ma la sua avventura non si è limitata solo a guidare: dietro ogni fotografia c’è stata la ricerca del posto giusto, del momento perfetto, della luce che potesse valorizzare non solo la Vespa ma anche la storia che quel luogo raccontava.
Il viaggio, raccontato attraverso le sue immagini, ha messo in luce anche le difficoltà incontrate lungo il percorso: le sfide tecniche, la gestione del tempo, la scelta dei luoghi da fotografare. «Ogni foto è un racconto, non è solo una bella immagine ma un’emozione che va oltre il semplice scatto» ha aggiunto il fotografo. La sua passione per il viaggio e la fotografia, però, ha avuto un altro elemento distintivo: la ricerca della bellezza in ogni dettaglio. «Mi piace pensare che ogni viaggio sia un racconto in movimento» ha affermato, sottolineando come la Vespa sia diventata per lui non solo un mezzo, ma una vera e propria lente attraverso la quale osservare e raccontare l’Italia.
Durante l’incontro, Bortoluzzi ha anche parlato dell’importanza dei dettagli e degli strumenti utilizzati, come le action cam e le difficoltà nell’utilizzare vecchi modelli di Vespa, che necessitano di una particolare cura nelle riprese. «Le vespe più vecchie sono più difficili da fotografare, ma hanno una bellezza unica che mi ha spinto a cercare il punto di vista giusto», ha spiegato, ricordando aneddoti divertenti e curiosi, come quello delle difficoltà tecniche con i modellini.
Un altro momento importante dell’incontro è stato il ricordo di Giorgio Bettinelli, un altro grande viaggiatore e appassionato di Vespa. «Bettinelli è stato una fonte di ispirazione per me. La sua avventura è stata un’epopea che ha portato il viaggio in Vespa a un livello iconico», ha affermato Bortoluzzi, raccontando anche alcuni dettagli del legame che lo univa a Bettinelli e al suo straordinario viaggio.
A chiudere la serata, il fotografo ha parlato anche di come la passione per la Vespa e per i viaggi si intrecci con la fotografia: un mix che porta a una ricerca costante della perfezione, del momento giusto, ma anche della spontaneità che caratterizza ogni viaggio. Il pubblico ha avuto l’opportunità di vedere alcune delle fotografie scattate durante il suo progetto, mostrando non solo la bellezza della Vespa, ma anche la storia e il paesaggio italiano che essa attraversa.
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