A Varese parla il deputato del Partito Comunista Israeliano Ofer Cassif: “Israele sta compiendo una guerra di sterminio”

Sala gremita in città per ascoltare le parole del parlamentare: "Sono discendente di una famiglia di persone uccise dai nazisti e mi vergogno come socialista, umanista ed ebreo che il mio Popolo stia facendo lo stesso"

ofer cassif

“Fermare il genocidio è la priorità e l’urgenza assoluta, bisogna fermare questa strage di innocenti”, queste le parole di Giuseppe Musolino, in apertura all’evento tenutosi nella serata di ieri sera, martedì 9 settembre, in via del Cairo 34, sede dell’Associazione Un’Altra Storia Varese, un incontro pubblico dal titolo “Fermare il genocidio in Palestina”.

Ospite e relatore, Ofer Cassif, deputato ed esponente del Partito Comunista Israeliano, una delle poche voci interne al Parlamento dello Stato di Israele che si leva contro il massacro del popolo Palestinese e dell’occupazione della Striscia di Gaza e della Palestina tutta.

Relatrice dell’incontro anche Anna Camposampiero, responsabile degli esteri per Rifondazione Comunista: “Come Rifondazione Comunista abbiamo deciso di invitare  il deputato Offer Cassif, compagno del Partito Comunista Israeliano, non solo come amico, ma anche perché tra comunisti si pratica l’internazionalismo, il sostegno reciproco”.

“Voglio però dire due cose rispetto alle ultime notizie, relative agli attacchi di oggi, alla Flottilla e in Qatar – prosegue – Di uno si sospetta l’autore, dell’altro si sa. Dopo tutti gli attacchi di Israele, oltre che in Palestina, in Yemen, Iran, Libano, Syria, la comunità internazionale rimane silente e forse anche la società civile: abbiamo un’asticella che nel corso del tempo si è alzata sempre di più, l’Italia ha partecipato a tutte le guerre da dopo la caduta muro di Berlino. Noi abbiamo lasciato che tutto questo accadesse, avevamo il movimento pacifista più forte d’Europa, ci siamo lasciati sconfiggere, abbiamo lasciato che oggi al governo ci siano ipocriti. Dice Meloni che è prematuro riconoscere lo Stato di Palestina, che l’Italia è uno dei paesi che ha fatto di più per Gaza. Tajani chiede con durezza nuove sanzioni alla Russia e non a Israele – conclude – In un’epoca di crisi e morte del diritto internazionale è necessario appellarsi al diritto e alle istituzioni perché altrimenti si aprono le porte alle barbarie”.

Quando il deputato israeliano Ofer Cassif ha preso la parola, ciò che ha detto è stato duro e deciso: “Sono discendente di una famiglia di persone uccise dai nazisti e mi vergogno come socialista, umanista ed ebreo che il mio Popolo stia facendo lo stesso – ha affermato – In molti nel mio paese stiamo combattendo contro un governo criminale. Quello che sta compiendo Israele è un assassinio mirato, una guerra di totale sterminio. Perché la morte di un singolo israeliano fa tanto scalpore, ma i corpi emaciati di centinaia di migliaia di bambini provocano solo una gentile incredulità? I bambini sono irriconoscibili. Non sono più bambini, sono ombre con gli occhi. Rilasciate gli ostaggi tutti, senza condizione. In Israele e nel mondo ci sono coloro che giustificano le atrocità commesse come necessarie per la propria difesa, ma non c’è più grande bugia e inganno. La schiavitù e l’occupazione sono gli obiettivi dietro all’Olocausto di Gaza“.

Un pensiero anche per coloro che all’interno dello Stato di Israele hanno iniziato ad alzare la testa per opporsi a quanto il governo di Netanyahu sta perpetrando a discapito del popolo palestinese e, forse, anche del suo stesso: “Grazie alla lotta risoluta di migliaia di individui in Israele, entrambi ebrei e palestinesi, l’egemonia del genocidio sta crollando e l’opposizione in Israele sta crescendo. Nonostante la persecuzione politica, la violenza della polizia, il licenziamento dei dissidenti dai posti di lavoro, l’espulsione dai loro studi, la retorica razzista omicida che viene fatta circolare dai media, la nostra forza sta crescendo. I giornalisti che prima avevano paura stanno iniziando a dare voce all’opposizione al massacro e alla fame, le organizzazioni e i sindacati, chiamano pubblicamente la fine del conflitto e anche gli ex generali parlano apertamente di crimini di guerra e pulizia etnica. E più importante di tutto, oltre ai giovani che rifiutano di unirsi all’esercito e sono arrestati – e che io vado spesso a trovare nelle prigioni militari – c’è un crescente numero di soldati riservisti che si rifiutano di prendere servizio a Gaza. Anche se è vero che i numeri non sono grandi abbastanza e le ragioni non sono sempre connesse, il discorso pubblico sta cambiando”.

“Abbiamo bisogno di azioni reali, di sanzioni a Israele, mandati di arresto per crimini di guerra, soprattutto gli ufficiali di grado superiore – prosegue – Dobbiamo distinguere tra antisemitismo e antisionismo, dobbiamo combattere contro il primo e abbracciare il secondo: antisionismo è un dovere, antisemitismo è un crimine”.

In conclusione, anche Cassif ha voluto aggiungere qualcosa rispetto agli ultimi terribili attacchi di oggi: “Voglio dire qualcosa su cosa è successo oggi, in Tunisia con la Flottilla e a Doha con i leader di Hamas: Marx parlava dell’oppressione del proletariato come qualcosa che incarnava l’oppressione dell’umanità intera, possiamo dire oggi che il genocidio contro i palestinesi è il genocidio dell’umanità. È il collasso totale della legge internazionale”.

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francescamarutti3@gmail.com
Pubblicato il 10 Settembre 2025
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