Le api, sentinelle dell’ambiente: perché dobbiamo proteggerle
La Materia del Giorno torna a parlare di apicoltura con l’esperto apicoltore varesino Federico Tesser: tra biodiversità, propoli, pappa reale e piccoli gesti quotidiani per aiutare le api

Le api sono molto più che produttrici di miele. Sono sentinelle dell’ambiente, indispensabili per la biodiversità e la vita umana. Ne ha parlato oggi a “La Materia del Giorno” Federico Tesser, apicoltore e titolare dell’Azienda Agricola Fonteincantata Miele Biologico, punto di riferimento sul territorio varesino per la tutela del mondo delle api.
Una crisi che ha lanciato l’allarme
«Negli ultimi anni – racconta Tesser – il mondo dell’apicoltura ha vissuto una vera e propria crisi, con morie improvvise di interi alveari». Le cause? Diverse: pesticidi, inquinamento, perdita di habitat, cambiamenti climatici. «Le api sono morte nei campi, non rientravano nemmeno più nelle arnie. È stata la cosiddetta sindrome da spopolamento. Ma quella crisi ha acceso un faro: oggi l’opinione pubblica è più attenta».
Perché sono così importanti?
Le api, sottolinea Tesser, non sono solo produttrici di miele. «Sono tra i principali insetti impollinatori. Se muoiono loro, cala la biodiversità. Il pericolo non riguarda solo le api domestiche, ma l’intero gruppo di impollinatori: bombi, farfalle, coleotteri».
La differenza? «Le api sono seguite dagli apicoltori, gli altri insetti no. Quando le api iniziano a morire, è il primo segnale che qualcosa nell’ambiente non va».
Cosa possiamo fare noi?
«Anche nei nostri giardini – spiega Tesser – possiamo fare molto. Per esempio piantare essenze amiche delle api: tigli, castagni, piante aromatiche come lavanda, timo, rosmarino. Meglio evitare piante ornamentali inutili da un punto di vista apistico».
E attenzione ai trattamenti: «Mai usare insetticidi durante la fioritura. È vietato. Anche l’erba alta sotto un frutteto in fiore può essere fatale: le api raccolgono polline lì e vengono colpite dai prodotti chimici».
Propoli: un tesoro dei boschi varesini
Tesser ha anche parlato di propoli, “il cemento naturale” delle api, raccolto su piante come pioppi e salici: «Serve per disinfettare l’alveare, ma anche per chiudere crepe e sterilizzare le celle dove nasceranno le nuove api».
Ma è anche un alleato per noi: mal di gola, afte, piccole ferite. «La propoli della provincia di Varese è tra le migliori d’Italia. La analizziamo per verificarne la qualità e il contenuto di galangina, un flavonoide benefico. Si può usare in gocce – con alcol per adulti, glicerolo per bambini – anche a scopo preventivo, per rafforzare il sistema immunitario».
Pappa reale: il cibo delle regine
Altro prodotto prezioso è la pappa reale, alimento esclusivo dell’ape regina. «Ha una funzione straordinaria: è in grado di modificare geneticamente le api. Le larve alimentate per otto giorni con pappa reale diventano regine fertili. È un cibo rarissimo e difficilissimo da raccogliere, per questo il suo costo è elevato».
Utilizzata anche come ricostituente, viene consigliata in momenti di stress, nei cambi di stagione o per chi fa sport.
Dove incontrare l’apicoltore
Federico Tesser è disponibile ogni sabato all’Agricola del Lago, in via Pisna alla Schiranna, dove sono in vendita i prodotti dell’Azienda Agricola Fonteincantata Miele Biologico e dove risponde volentieri alle curiosità di chi vuole saperne di più sul mondo delle api.
Sabato 25 ottobre ci sarà anche l’occasione di scoprire il mondo delle api grazie ad un corso dedicato ai più piccoli. QUI le informazioni e le modalità per iscriversi gratuitamente e fino ad esaurimento posti.
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VARESENEWS E IL MONDO DELLE API
Noi di VareseNews parliamo (e scriviamo) di api e di miele da tempo: un percorso che nasce dall’esperienza del progetto editoriale “Un anno con le api” di VareseNews, un lungo lavoro di approfondimento, incontri e reportage dedicati al ruolo essenziale delle api per la biodiversità e l’ecosistema diventato anche un documentario realizzato con la collaborazione proprio di Federico Tesser, per la regia di Marco Corso e Thomas Massara.
Da qualche mese è nata anche La Via delle Api, un nuovo itinerario educativo che unisce il territorio, la memoria e l’impegno per l’ambiente, un tracciato che collega la stazione ferroviaria di Castronno a Materia Spazio Libero, la sede di VareseNews a Sant’Alessandro, attraversando luoghi significativi dal punto di vista naturalistico. Pensato per essere accessibile a tutti, il percorso è arricchito da pannelli didattici con QR Code che rimandano a video interattivi che illustrano le diverse fasi della vita delle api, il lavoro degli apicoltori e l’importanza della tutela di questi insetti fondamentali. Un vero e proprio viaggio educativo e sensoriale che accompagna grandi e piccoli alla scoperta del mondo delle api: ogni tappa offre l’occasione di comprendere meglio il ruolo che questi insetti svolgono nell’impollinazione e quindi nella salvaguardia dell’equilibrio ambientale.
Un progetto condiviso e partecipato
“La Via delle Api” è stata resa possibile dal patrocinio del Comune di Castronno e dalla collaborazione con l’apicoltore Federico Tesser, dell’Azienda Agricola Fonteincantata di Casciago. Partner del progetto sono Ricola, Tigros, Trenord, Studio Costa, Parco Pineta, Nicora Garden, Apicolturaurbana, Novello Case insieme alla Segnaletica Varesina che ha tracciato la caratteristica striscia gialla con api stilizzate lungo il percorso.
Il cammino è dedicato alla memoria di Silvia e Alessandro, vittime della tragedia del Mottarone, grazie all’impegno della neonata associazione “Come l’aria”, che si propone di promuovere progetti educativi e ambientali in loro ricordo.
Un’esperienza didattica per le scuole e non solo
Pensato anche per le scuole di ogni ordine e grado, il percorso si presta a gite di un giorno, facilmente raggiungibili in treno o autobus. All’arrivo, i visitatori potranno scoprire l’Honey Factory, un apiario didattico installato da Apicolturaurbana, che consente di osservare in sicurezza la vita dell’alveare e comprendere il ruolo dell’apicoltore.
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