L’Università dell’Insubria accoglie le 190 matricole di infermieristica: ma ci sono ancora 60 posti disponibili

Grazie alle seconde e terze scelte al momento dell'iscrizione al test di ingresso, il corso ha ottenuto più studenti rispetto agli iniziali 166. Ma il dato delle immatricolazioni resta preoccupante

primo giorno corso infermieristica

I posti accordati dal Ministero erano 250, le prime scelte per il corso di laurea in infermieristica 166.
Oggi, l’Università dell’Insubria ha dato il benvenuto a 190 nuove matricole del corso: 77 a Varese, 72 a Como e 41 a Busto Arsizio.

L’aumento è legato alle seconde e terze scelte: chi non ha ottenuto un punteggio valido per uno dei posti negli altri percorsi sanitari ( soprattutto fisioterapia o ostetrica) ha optato per le altre opzioni che aveva segnalato al momento dell’iscrizione al test d’ingresso. E, dato che i tempi delle immatricolazioni non sono ancora chiusi, l’ateneo spera ancora di trovare altre matricole per il corso che, più di ogni altro, ha bisogno di studenti data la penuria di figure professionali.

Ad accogliere gli e le aspiranti infermieri/e sono stati la rettrice Maria Pierro, la presidente della Scuola di Medicina Francesca Rovera e il presidente del corso Fabio Angeli. Sono poi intervenuti rappresentati degli ospedali dove i futuri infermieri faranno il tirocinio: il direttore sociosanitario dell’Asst Sette Laghi Giuseppe Calicchio con il direttore Dapss (Direzione assistenziale delle professioni sanitarie e sociali) Antonio Maria Giuseppe Staffa; per l’Asst Lariana il direttore sanitario Brunella Mazzei insieme al dirigente Dapss Gianlorenzo De Padova; per l’Asst Valle Olona la direttrice Dapss Vittoria Frontuto e il dottor Antonio Vitiello.

Francesca Rovera, presidente della Scuola di Medicina: «Sarà un cammino impegnativo, che vi porterà a diventare professionisti della salute, colonne portanti del nostro sistema sanitario. Vi insegneremo molto dal punto di vista tecnico e razionale, ma non dimenticate mai l’empatia, l’ascolto e la comunicazione: il tempo dedicato al dialogo è tempo di cura. Oggi lavoriamo in team multidisciplinari, dove ciascuno, con la propria specificità, contribuisce alla cura del paziente. L’infermiere è parte essenziale di questo gruppo. È un ruolo impegnativo ma bellissimo, che dà grande soddisfazione professionale e umana».

La rettrice Maria Pierro: «Sono molto orgogliosa di vedervi così numerosi. I dottori in Infermieristica svolgono un ruolo fondamentale nella cura del malato. Qui troverete ricerca, conoscenza e formazione, ma anche una sinergia indispensabile con i medici: i medici non possono lavorare senza di voi, e voi non potete farlo senza di loro. Per questo l’Ateneo tiene moltissimo alla vostra formazione: sarete seguiti con attenzione, perché non basta la preparazione scientifica, serve anche empatia. È il rapporto con il paziente che fa la differenza, e voi farete la differenza. Preparatevi quindi a crescere non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano. Il paziente ha bisogno di voi, e noi abbiamo bisogno di voi. Buon inizio».

«Questa giornata è stata pensata per farvi conoscere l’Università dell’Insubria e, soprattutto, le persone che vi accompagneranno e vi supporteranno nel vostro percorso formativo – ha concluso il professor Fabio Angeli –. Quest’anno spero sia un anno felice: dagli ultimi dati, con gli scorrimenti, forse riusciremo a saturare tutti i 249 posti disponibili, e me lo auguro davvero, perché abbiamo bisogno di voi. La carriera infermieristica è profondamente cambiata: oggi siete professionisti con competenze e gradi di autonomia che quindici o vent’anni fa erano impensabili. La cosa più bella studiando all’Insubria sarà sentirvi parte di una famiglia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Ottobre 2025
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