Varese città dell’auto: nove spostamenti su dieci sono motorizzati, la bici ferma all’1%
L'analisi degli spostamenti da e per la città, riferita al 2019, mostra che il 90% avviene con mezzi motorizzati. Di questa quota, ben il 75% è rappresentato dall'auto privata
Varese è una città che si muove prevalentemente su quattro ruote. I dati che emergono dal Rapporto Ambientale del nuovo Piano di Governo del Territorio fotografano una realtà dove l’automobile domina in modo quasi assoluto gli spostamenti quotidiani, con numeri che rendono evidente la sfida che attende chi vuole promuovere la mobilità sostenibile.
L’analisi degli spostamenti da e per la città, riferita al 2019, mostra che il 90% avviene con mezzi motorizzati. Di questa quota, ben il 75% è rappresentato dall’auto privata, mentre il restante 15% si divide tra trasporto pubblico e altre forme di mobilità motorizzata. La bicicletta, che in molte città del Nord Europa rappresenta una componente significativa degli spostamenti urbani, a Varese si ferma a un marginale 1%.
Dietro questi numeri c’è anche la realtà dei cosiddetti “city users”, le persone che ogni giorno raggiungono Varese per motivi di lavoro o studio senza risiedervi. Il Rapporto Ambientale stima questo flusso in circa 12.000 persone al giorno, calcolate attraverso l’analisi del traffico veicolare. Un dato che spiega in parte la pressione sulle infrastrutture stradali e la congestione che caratterizza determinati orari e percorsi, soprattutto in prossimità delle principali direttrici di accesso alla città.
La dipendenza dall’auto non è certo una caratteristica tipicamente varesina, ma riflette un modello di mobilità consolidato in decenni di sviluppo urbanistico e di scelte infrastrutturali che hanno privilegiato il trasporto privato.
Il nuovo PGT, secondo le prime indicazioni emerse, proverà ad affrontare la questione puntando sul modello della “Città dei 15 Minuti”, dove i servizi essenziali dovrebbero essere raggiungibili a piedi o in bicicletta, e sulla rigenerazione del nodo ferroviario delle Due Stazioni per potenziare il trasporto su rotaia. La cancellazione di oltre quattro chilometri di nuove strade previste dal piano 2014 va poi nella direzione di scoraggiare ulteriore traffico veicolare.
Resta da capire quanto queste misure potranno incidere su comportamenti radicati e su una domanda di mobilità che, almeno per chi arriva da fuori città, trova nell’auto la soluzione più comoda e spesso l’unica praticabile.
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