L’opposizione Biandronno Più attacca la giunta Porotti: “Priorità sbagliate, costi opachi e scelte che ricadono sui cittadini”
Dal museo del Bianco Lombardo ai lavori nella zona del trampolino, dalla sicurezza alle rette scolastiche, tanti gli argomenti contestati dai consiglieri d'opposizione
Il gruppo di minoranza Biandronno Più interviene con un duro comunicato sulle scelte dell’amministrazione Porotti, contestando priorità, metodo e gestione economica di diversi progetti in corso. Al centro delle critiche c’è soprattutto la nuova mostra permanente dedicata ad Antonio Pedretti, un intervento che, secondo l’opposizione, comporterà oltre 100mila euro di spesa pubblica per l’adattamento della villa destinata a ospitarla. «La cifra finale nessuno la conosce e, soprattutto, nessuno la vuole dire – sostengono — Ricadrà interamente sui cittadini, già gravati dalle addizionali comunali più alte della provincia».
Aumento delle rette scolastiche
La minoranza denuncia un quadro di “contabilità approssimativa”, citando come esempio l’errore contenuto nel Piano di diritto allo studio, dove sarebbero stati inseriti dati sbagliati relativi alle scuole. L’episodio avrebbe provocato una sospensione del consiglio comunale e il ritiro del punto all’ordine del giorno. Conseguenza diretta, secondo Biandronno Più, sarebbe stato l’aumento delle rette scolastiche, “quasi raddoppiate”, a fronte di risorse impiegate in altre direzioni.
La sicurezza
Tra i temi sollevati c’è anche la sicurezza, ritenuta insufficiente e affrontata “solo a colpi di post”, dopo il mancato avvio dei Comitati di Prossimità proposti da Bruno Perazzolo, molto attivo nel mondo del volontariato. «Le telecamere installate in paese — afferma la minoranza — vedono male le targhe (così ci è stato spiegato), e quindi sono di fatto inutili, mentre iniziative concrete sarebbero state messe in campo solo dai comuni vicini».

Critiche anche alla gestione delle opere pubbliche e alla distribuzione delle risorse: dai 3.000 euro spesi per le tende della biblioteca ai 5.000 euro di aumento della tassa rifiuti, passando per consulenze definite “costose e poco utili”, come l’incarico agronomico per il monitoraggio del verde. Nel mirino anche i ritardi del nuovo lungolago, il cui completamento, evidenzia l’opposizione, sarebbe stato annunciato più volte senza corrispondenza con lo stato reale dei lavori.
Infine, la minoranza punta il dito contro l’assenza di informazioni chiare sulla mostra Pedretti: mancano, sostengono, dati certi sui costi complessivi, modalità di gestione, eventuali biglietti d’ingresso e impatto economico sul paese. A preoccupare è anche il ricorso ai volontari delle associazioni per garantire aperture, chiusure e pulizie: «Una richiesta arrivata con appena due settimane di anticipo e senza un reale piano organizzativo».

Secondo Biandronno Più, i principali nodi del paese — dalle scuole alla sicurezza fino ai servizi essenziali — restano irrisolti, mentre l’amministrazione continua a investire tempo e risorse in progetti culturalmente rilevanti ma, a loro giudizio, non prioritari. «Forse a Biandronno non serviva una nuova mostra – conclude il comunicato – ma un’amministrazione capace di affrontare prima di tutto i problemi concreti della comunità».
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