Luino e la campagna elettorale: “Serve una scossa su nomi e programmi”
Alessandro Franzetti interviene da osservatore dei fatti politici luinesi che portano alle elezioni di primavera. Un confronto fra forze politiche, per ora, “dai toni soporiferi"
Pubblichiamo l’intervento integrale a firma di Alessandro Franzetti, già presidente del consiglio comunale di Luino in merito alla situazione politica che sta accompagnando la città alle prossime elezioni amministrative del 2026.
Partecipo direttamente o come semplice cittadino alle campagne elettorali della Città di Luino dal 2000 e devo dire che questa è la più soporifera, priva di sano dibattito e di contenuti.
Sembra di essere a una partita a scacchi, in cui si aspettano le mosse dell’avversario, lo si studia ma nessuno fa la mossa del cavallo.
Per ora sono venute a galla due ottime candidature.
La prima è quella dell’avvocato Furio Artoni, capogruppo comunale uscente, politico esperto e configurabile nell’area di destra che ha meritoriamente lanciato “Gli stati generali del centrodestra”.
La seconda è quella di Marco Massarenti, noto professionista in città, che candidandosi a sindaco vuole mettere a servizio della città le migliori energie del civismo in salsa luinese.
Mi complimento con entrambi e gli auguro ogni bene per la loro avventura politica.
E le due coalizioni? Il centrodestra da un lato e il centrosinistra dall’altro che fanno?
Nulla, oserei dire.
E questo perché vi sono nei due campi due convitati di pietra di cui pochi conoscono le vere intenzioni.
Il centrodestra è uscito con roboanti comunicati al grido di “unità, unità, unità” senza citare uno straccio di programma nè chi possa guidare la coalizione.
Ricordo sommessamente alla triplice intesa dei segretari del centrodestra e dei cespugli loro alleati che affermare a ogni piè sospinto che “andremo tutti insieme, felici e contenti” non ha nessun senso.
Non ha senso una unità “purchessia”, slegata da un serio progetto di governo della città.
L’unità deve basarsi su programmi e visioni comuni ed è un mezzo, non un fine.
Perché i segretari di centrodestra non parlano di come amministrerebbero loro la città se tornassero al governo?
Nulla di tutto ciò.
Se lo scopo fosse un “Pellicini Ter” con dentro tutti i soliti noti, basterebbe dirlo.
A mio parere chi approda in Parlamento non dovrebbe tornare a fare il sindaco, in politica come nella vita non si dovrebbe mai tornare indietro.
E il versante progressista attualmente al governo?
Anche qui nessuna nuova.
La cosa sicura è che non avremo un campo largo a Luino, perché qui il M5S non esiste o quasi.
Il sindaco Bianchi non ha ancora sciolto la riserva sulla sua ricandidatura, bloccando così il suo schieramento.
Bianchi ha ben amministrato, e avrebbe il buon diritto di ricandidarsi e far giudicare il proprio lavoro da noi cittadini.
Ma torniamo li…non si muove nulla nei due schieramenti perché i due convitati di pietra non dicono chiaramente se si candideranno o no…
Io da cittadino dico..peccato..
A perderci è la città, già gravata da mille problemi molti dei quali decennali e che non vede una sana discussione sui temi ma sterili battaglie di posizionamento.
Come preferiremmo noi cittadini sentire le ricette delle liste che si candidano a governare su come riattivare il treno diretto per Malpensa che grazie alla cattiva politica ci è stato tolto, su come potenziare il nostro fondamentale ospedale cittadino che, a detta di molti esperti, ha numerose criticità.
Come vorremmo sentire parlare di progetti per potenziare la nostra navigazione, magari istituendo un battello per trasportare i nostri eroici frontalieri a Locarno?
E come sarebbe bello parlare di occasioni di coworking per i nostri giovani, molti dei quali sono costretti a studiare e cercare fortuna altrove.
Mi fermo qui.
Io da molti anni ho smesso di fare politica attiva; ho fatto il mio tempo, e come me dovrebbero farsi da parte anche i politici locali che sono figli di epoche lontane o che si sono candidati più volte.
Come possiamo lamentarci se i giovani non si avvicinano all’amministrazione della cosa pubblica vista la situazione che è davvero imbarazzante?
Io credo nella mia città che reputo la più bella del mondo.
Spero che la situazione cambi velocemente e che si faccia una seria campagna elettorale.
Altrimenti il 52% dei votanti del 2020 sarà, ahimè, solo un lontano miraggio.
Alessandro Franzetti
Già presidente del Consiglio Comunale di Luino
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