Mastini ad Appiano, in palio un pass per la Coppa. Bertin carica i gialloneri

Intervista al difensore giallonero che racconta il suo amore per la maglia, del suo ruolo, del rapporto con i tifosi e dell’obiettivo Coppa Italia. Trasferta in Südtirol tra le mura dei Pirati (martedì 23, ore 20)

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Trasferta cruciale per i Mastini che saliranno sull’Altopiano di Renon per affrontare Appiano (martedì 23, ore 20), in uno scontro diretto che vale un bel pezzo di stagione. Con i gialloneri terzi a 36 punti e i padroni di casa quarti a 34, la posta in gioco è altissima, in palio infatti c’è la seria ipoteca per un pass alle finali di Coppa Italia (dal 9 all’11 gennaio 2026) in programma alla Milano Santagiulia Ice Hockey Arena.

Varese arriva all’appuntamento con il morale alle stelle dopo l’impresa dello scorso turno contro la capolista Caldaro, una vittoria che ha cancellato le scorie del periodo buio delle quattro sconfitte consecutive. Una sfida ad altissimo potenziale, dunque, dove bisognerà fare attenzione al minimo dettaglio. Forse la gara più importante della stagione. Abbiamo raggiunto Alex Bertin terzino giallonero, che ci ha parlato del suo percorso sportivo, di alti e bassi e della sua passione per Varese.

Parliamo di Bertin giocatore. Lei ha radicate origini piemontesi, e da buon sabaudo un forte legame (anche sportivo) con la Francia dove ha giocato. Quando, come e perché questa passione è diventata infatuazione per Varese?

«Sono arrivato a Varese qualche anno fa, in un periodo difficile per tutti, quello del COVID. Avevo sentito parlare molto bene dell’ambiente, dei tifosi e della città, tutto confermato. Ho iniziato con due stagioni difficili tra allenamenti fuori sede tra Como e Milano, poi il palaghiaccio ha riaperto, e nel terzo anno con Varese abbiamo vinto tutto: un’esperienza che rimarrà indelebile in me sia a livello sportivo che umano. Sono itinerante da quando avevo 15 anni, ma ora vivo qui, e mi ci trovo davvero bene».

Pattiniamo all’ indietro di un anno, sino al finale di stagione che non è stato un momento memorabile per lei. Ora invece è una pedina fondamentale nello scacchiere dei Mastini. Cosa è cambiato, oltre all’ allenatore?

«Da parte mia direi assolutamente nulla, sono lo stesso giocatore con le stesse identiche caratteristiche e soprattutto la stessa mentalità, sia in allenamento sia in partita. Ho sempre messo a disposizione tutto me stesso per la squadra. Lo scorso anno ho accettato la decisione (di giocare pochissimo ndr), anche se a oggi non ne comprendo le motivazioni. Ora sono davvero felice e motivato, ma tornando alla domanda no, non è cambiato nulla».

Qualcuno dagli spalti la chiama Tatanka, sicuramente uno dei giocatori più amati dal pubblico: lei è una sorta di connessione diretta tifoso-pista. Sente suo questo ruolo?

«Certamente! Sono dell’opinione che, quando uno gioca con tutto se stesso come faccio io, stabilisce una sorta di connessione tra i tifosi e la pista. Io dò il massimo, mettendo sul ghiaccio tutto me stesso, e noto che questo viene percepito. È un fattore molto responsabilizzante che però svolgo con piacere assolutamente naturale. Ho conosciuto tantissime belle persone, davvero squisite a livello umano, e rappresentarle in pista per me è un grande onore».

A proposito di pubblico, ha la fortuna di giocare in un contesto stupendo: Varese è infatti la squadra con la media più alta di spettatori in IHL. Ma il famoso “uomo in più” lo sentite davvero quando siete sul ghiaccio?

«Si certo, lo sentiamo e gioca davvero un ruolo importante. Personalmente ho avuto la fortuna di giocare in diversi stadi, e in diversi momenti, purtroppo anche senza pubblico nel periodo del COVID ed è stata durissima, è come vivere senza musica. La spinta di chi canta ed incita per 60 minuti c’è e si sente. Poi Varese ha una tifoseria davvero calda, che ti fa sentire in un enorme abbraccio davvero molto importante».

Ci sono modelli a cui si ispira? E non penso solo a giocatori di hockey.

«Non sono un giocatore tecnico, e non ho talento puro; quindi, eviterei qualsiasi paragone con giocatori. Posso parlare di come interpreto personalmente il mio ruolo, che punta a dare il massimo ad ogni partita, allenandomi con devozione e sacrificio. Più che ispirazione la mia è una forma mentis che mi spinge a mettere sul ghiaccio tutto me stesso, e se possibile anche qualcosa in più».

Ci descriva il suo gioco.

«Punto molto sull’intensità e sul gioco fisico, assieme a questo con l’esperienza ho maturato un buon senso delle posizione, su cui sto lavorando molto, per essere il più possibile nel posto giusto al momento giusto».

Parliamo dei Mastini: belli, non sempre impossibili, ma capaci di grandi imprese. 

«Siamo un bel gruppo: magari da fuori questo non si vede del tutto ma formiamo davvero una bella squadra e prima di tutto ci divertiamo tantissimo. Il gruppo è una perfetta amalgama di “senatori” e giovani, c’è davvero un bel dialogo a questo livello e la cosa mi piace molto».

Cosa serve migliorare per mantenere l’alta competitività che servirà per i prossimi impegni?

«Serve una maggiore costanza di rendimento e di realizzazione che concretizzi il grande gioco espresso dalla squadra, chiudendo con più cinismo le belle geometrie messe sul ghiaccio. E poi si, visto che me lo chiederai, bisogna migliorare il power play, ma ci stiamo lavorando!».

Ora è tempo di preparare la borsa per la trasferta ad Appiano, gara difficile almeno quanto importante visto che vale mezzo biglietto per le finali di Coppa Italia nella struttura che ospiterà le Olimpiadi. Occasione da non perdere.

«Una partita davvero difficile come tutte quelle in trasferta, dove non sempre abbiamo espresso al meglio il nostro gioco. Gara che arriva in un periodo molto intenso per noi. Dobbiamo mantenere la concentrazione e scendere sul ghiaccio concentrati e convinti. Metteremo in pista quanto di bello visto contro Caldaro. Naturalmente le finali di Coppa Italia sono un obiettivo che non vogliamo mancare e dove possiamo fare bene, quindi si, giocheremo da Mastini».

IHL (19a giornata)

PROGRAMMA: Pergine – Valdifiemme (19,30); Appiano – VARESE, Aosta – Valpellice, Dobbiaco – Bressanone (20,00); Feltre – Alleghe, Caldaro – Fassa (20,30).
CLASSIFICA: Caldaro 44; Alleghe 39; VARESE 36; Appiano 33 || Valpellice 30; Aosta 27; Fassa 25; Pergine 22; Bressanone 20; Valdifiemme 19; Feltre 16; Dobbiaco 12.

ALLA BALAUSTRA: IL PODCAST DELL’HOCKEY

Su tutte le principali piattaforme di ascolto trovate gli episodi di “Alla Balaustra”, il podcast di VareseNews dedicato alla storia e alla cultura dell’hockey su ghiaccio. Nel box sottostante trovate tutte le puntate già pubblicate.

 

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Pubblicato il 22 Dicembre 2025
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