Aermacchi, la trattativa si complica
I sindacati si oppongono alla proposta di spostare a Torino una parte della produzione dell'aereo M346. «È una scelta illogica: per quale motivo bisogna toglierla a Venegono Superiore che ha già la linea produttiva, per spostarla in un luogo dove non c’è?»

La preoccupazione del sindacato è naturalmente la difesa dei posti di lavoro che, se andasse in porto quest’ultima ipotesi, creerebbe qualche problema a Venegono Superiore.«Potrebbe essere solo una prova di forza – continua il sindacalista – ma se così fosse, l’Aermacchi si prepara a scendere sotto i 1.500 dipendenti, con la perdita di professionalità importanti».
Il sindacato manda un messaggio chiaro anche alla politica. «In questi ultime settimane abbiamo sentito alcuni esponenti della Lega Nord dire che il trasferimento della sede legale a Varese darà nuova linfa al settore della produzione “made in Varese”. Visti i piani prospettati dai vertici di Alenia-Aermacchi, mi chiedo di che linfa si parla. La politica dovrebbe preoccuparsi di fare avere alle aziende come l’Aermacchi le risorse per la ricerca e lo sviluppo previste dalla legge 808 del 1985, cosa che questo governo non ha fatto».
«Ci sono anche delle buone notizie – conclude Resteghini – . I 200 lavoratori interinali di Venegono Superiore verranno stabilizzati. Naturalmente non rientrano nelle 500 nuove assunzioni».
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