Hanno imbiancato i ciclisti padani
Nuova "trasformazione" dell'"opera" di Giuseppe Leoni alla cosiddetta "Rotonda di Capolago" stavolta le facce sono diventate tutte bianche. O meglio: quasi tutte
Stavolta li hanno imbiancati. I ciclisti padani, l’opera più contestata della provincia, il polittico in legno e acrilico realizzato dal senatore Giuseppe Leoni, architetto e scultore dilettante, è stato imbrattato di nuovo.
La riproduzione dei principali politici leghisti (ci sono anche Bossi e Maroni) in legno, che campeggia alla rotonda di Capolago dall’epoca dei mondiali di ciclismo che si sono svolti a Varese nel 2008, ha subìto l’ennesima “variazione” nella notte del 5 ottobre 2010.
Più precisamente, questa volta le facce sono diventate tutte bianche: o meglio, quasi tutte.
La faccia del ministro Bossi è stata ricoperta per bene, così come quella di Leoni e di Maroni. Un po’ meno quelle di Giorgetti, Galli e Reguzzoni. Solo una spruzzatina su quella del sindaco Fontana e assolutamente nulla su quella dell’allora sindaco di Buguggiate Alessandro Vedani. “Segnale politico” o fine della bomboletta?
Fattostà che i ciclisti della rotonda cosiddetta “di Capolago”, che però in realtà è in comune di Buguggiate, sono al loro quinto “atto di vandalismo”: dopo il cappello da asino, la vernice verde, e la trasformazione prima in Babbi Natale e poi pinocchi.
Ma se la trasformazione in asino, babbo natale o pinocchio ha semplicemente il connotato della goliardata, in questo caso, come per quello dell’imbrattamento con la vernice verde, potrebbe scattare l’indagine per atto di vandalismo: di sicuro c’è del lavoro extra da fare, per farli ritornare all’aspetto originario.
«Devo ancora vedere cos’è successo, mi avete informato voi» commenta a caldo il sindaco, Cristina Galimberti. «L’altra volta l’opera è stata risistemata direttamente dall’artista. per questa volta ancora non ci siamo sentiti. Certo però che in questo momento il livello di tolleranza e democrazia è piuttosto basso…». Per quanto riguarda la ricerca del responsabile, invece: «Ricordo che l’area è videosorvegliata, perciò vedremo cosa ha registrato la videocamera – spiega il sindaco – Nell’altro caso c’era stata la possibilità di identificare chi l’aveva fatto»
I ciclisti, che erano inizialmente un’opera provvisoria, oramai sono “sul posto” da due anni e non sembra ci sia fretta a decidere che farne: «Non rientra nelle priorità del comune di prendere questa decisione. Non abbiamo progetti sulla rotonda. E d’altra parte ormai la gente ci ha fatto l’abitudine, fanno parte dell’arredo urbano».
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