Slitta a giugno il processo per l’evasione dai Miogni
In due si calarono dalla cinta muraria nel giorno di San Valentino e vennero arrestati 72 ore dopo dagli agenti di polizia penitenziaria senza opporre resistenza

Per l’“evasione di San Valentino“ a Varese, quando il 14 febbraio scorso due detenuti si calarono dalla cinta muraria dei Miogni con lenzuola annodate per fare perdere le loro tracce sotto la neve era attesa oggi, 6 aprile, la prima udienza dinanzi al giudice monocratico per uno dei due evasi, Roberto Nardello, classe 1973 della provincia di Varese.
L’uomo assieme all’altro evaso e complice Anthony Ragona, brianzolo nato nel 1987, era in carcere per reati contro il patrimonio dal marzo 2021: la loro evasione durò meno di 72 ore poiché dopo l’identikit diramato dalle autorità, gli agenti di polizia penitenziaria di Varese assieme ai colleghi del nucleo investigativo regionale li trovarono nei pressi del cimitero di Induno Olona già il giovedì sera.
I due fuggitivi vennero arrestati senza opporre resistenza. Nell’udienza di convalida il giorno successivo emersero particolari legati alla fuga determinata dalla necessità di incontrare i parenti le cui visite erano difficile a causa delle restrizioni covid, e difatti i due vennero rintracciati proprio mentre attendevano i parenti del Ragona: gli agenti hanno seguito gli spostamenti dei famigliari, e sono così riusciti a fermare i due. Il processo che avrebbe dovuto celebrarsi oggi è stato rinviato al prossimo 10 giugno alle ore 14 per legittimo impedimento di un difensore.
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