Le minoranze su Palazzo Minoletti di Gallarate: “Nessun confronto con l’amministrazione”
Documento firmato da tutti i gruppi di opposizione, tranne Più Gallarate che ha stilato un documento in autonomia

Pd, lista Silvestrini Bisacci, Città è Vita, e Obiettivo Comune Gallarate si uniscono compatti per esprimere un’opinione sulla questione del recupero di Palazzo Minoletti.
Più Gallarate oggi aveva lamentato la mancanza di un confronto sul progetto ma avevano mostrato interesse, gli altri consiglieri di minoranza compatti chiedono un maggiori coinvolgimento: “I seguenti consiglieri comunali di minoranza prendono atto del progetto di eventuale recupero di Palazzo Minoletti e, in attesa di poterne conoscere i contenuti, segnalano l’assoluta carenza di rispetto istituzionale dell’iter intrapreso – spiegano i firmatari dell’intervento: Margherita Silvestrini, Anna Zambon, Carmelo Lauricella, Giovanni Pignataro, Luca Carabelli, Michele Bisaccia, Cesare Coppe, Massimo Gnocchi -. Di tale progetto che, leggendo le cronache giornalistiche, potrebbe richiedere un consistente esborso finanziario al Comune che poi va ricordato non ne disporrà direttamente, i consiglieri comunali di minoranza hanno infatti saputo solo attraverso i report di stampa.
Un fatto questo che è assolutamente non tollerabile soprattutto alla luce di chi invoca collaborazione su altri temi come avvenuto nel recente passato. Questo, sia inteso, esulando dal merito dato che recuperare a vita il palazzo è questione importante visto che fu improvvidamente acquistato dalla giunta Mucci ed ancora deve trovare un suo utilizzo. Naturalmente la maggioranza è libera di fare come crede, ma le regole del confronto impongono il rispetto della necessaria informazione. Facciamo a tale proposito presente che la commissione attività produttive competente in argomento in quanto il parziale finanziamento regionale richiesto rientra nella sue competenze, non solo non è stata convocata per anticiparlo o almeno girarlo ai consiglieri di minoranza ma ad oggi, dall’insediamento del consiglio comunale, si è riunita una sola volta per la nomina di presidente e vicepresidente. Evidentemente assessorato competente e presidenza della stessa, ignorando le basilari regole di corretto funzionamento istituzionale, ritengono la stessa una inutile perdita di tempo benchè prevista dal regolamento. Ne prendiamo atto a futura memoria”.
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