Nel segno della luce e della pace la serata natalizia dell’Ordine degli Architetti
Serata di premi alla cena annuale dell'Ordine degli architetti, tra iscritti "storici" e pluripremiati. Con un filo conduttore, dettato dal discorso del Presidente e dall'argomento dell'ultimo numero della loro rivista Visionare

E’ stata una calda serata, malgrado il gran freddo che c’era fuori, al ristorante La Madonnina di Cantello: erano in 260 nel grande salone dell'”Edificio 4″, ricavato da una antica filanda, uno dei pochi in zona ad accogliere in un unico spazio le tante persone intervenute nella tradizionale cena degli auguri dell’Ordine degli Architetti di Varese, che celebra gli eventi dell’anno e anche gli iscritti di più lunga data.
Anche quest’anno si festeggiavano diversi architetti: per la loro nuova iscrizione, per i 40 anni ed oltre di attività, per avere ricevuto riconoscimenti speciali durante l’anno. Uno solo quest’anno è arrivato al traguardo dei 50 anni di attività: Angelo Del Corso, architetto varesino da sempre anche impegnato nel sociale. Quattro sono stati invece gli architetti premiati per i 40 anni della loro iscrizione all’Ordine: si tratta di Riccardo Chisari, Marco Giani, Lucia Zorzetto e Fulvio Bombelli.
Da segnalare, anche gli architetti che hanno ricevuto premio o menzioni durante l’anno: ben quattro nel 2023, tra cui spicca la prestazione da record di Luca Compri, dello studio LCA, che ne ha ricevuti ben tre tra cui il Wood Architecture Prize. Con lui sono stati nominati anche Maria Mastella, Andrea Celli e Valentina del Motto.
Un riconoscimento di benvenuto è andato inoltre ai nuovi iscritti 2023: Federica Borroni Rizzi, Andrea Celli, Erika Cusato, Davide Gaggioni, Francesca Ghitturi, Arianna Lisette Monteverdi, Silvia Pagani, Riccardo Piconi, Laura Zampese.
Tra gli ospiti della cena l’artista Marcello Morandini, il presidente della Fondazione Pio Manzù Giacomo Manzoni, figlio del celebre designer, Anna Bernardini direttore del museo di Villa Panza a Varese e Cristina Morozzi, giornalista, scrittrice, curatrice di mostre dedicate al design e la presidente dell’ordine degli architetti di Monza Brianza Michela Locati accompagnata dal tesoriere dell’Ordine. Con loro, anche diversi amministratori architetti, come lo stesso sindaco di Cantello Chiara Catella, il sindaco di Induno Marco Cavallin, il sindaco di Sangiano Matteo Marchesi e il sindaco di Ponte Tresa Massimo Mastromarino.
Durante la serata sono stati presentati inoltre i libri patrocinati dall’Ordine: il libro sui disegni inediti del Sommaruga (“Giuseppe Sommaruga. il grande progetto del liberty di Varese” Edizioni Macchione) che vede tra gli autori Angelo Del Corso, il libro “Stazioni della Provincia di Varese” (Ed. Macchione) di Gianfranco Ferrario e l’edizione in inglese della guida alla città di Varese degli anni ’30 curata dal Eugenio Guglielmi.
Una serata calorosa, dedicata alla luce e alla Pace, due elementi necessari ma cosi in difficoltà in questo periodo, oggetto anche dell’ultimo numero della rivista dell’Ordine, Visionare, presentato durante la serata e proprio dedicato per l’occasione alla luce: «Noi architetti siamo chiamati a progettare la luce per trasformare semplici spazi in luoghi straordinari e lo studio della luce è in grado di creare emozioni e puo’ trasformare uno spazio in un luogo e fare architettura che emoziona – ha detto nel suo discorso Elena Brusa Pasquè, presidente dell’ordine degli Architetti – In molte religioni la luce è rappresentazione di nascita, di scintilla di vita, dell’illuminazione di un pensiero straordinario, di un gesto creativo o di una preghiera collettiva. ”La luce è un processo che la scienza può solo raccontare” spiega il noto Fisico teorico Carlo Rovelli che si chiede “perché-ci-sia-la-luce” e non lo riesce ancora a spiegare. La luce è qualcosa di molto più complesso di quello che immaginiamo. Illuminare è futuro: Illuminare non solo le case ma illuminare le menti di intuizioni positive e di messaggi di pace. Riempiamo dunque la nostra vita e i nostri gesti quotidiani di piccoli e grandi gesti di Luce che significa Pace tra di noi non solo verso chi ci ama ma soprattutto verso chi ci contrasta. Solo così potremo contaminare gli altri e rendere la pace virale. Non c’è progresso senza pace. Non c’è progresso senza architettura. Non c’è architettura senza pace».
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