Madagascar chiama Keynes: scatta la solidarietà

Con i racconti di un professore, volontario nel paese africano, gli studenti dell'Isis hanno avviato un progetto di solidarietà

Madagascar, terra di spiagge e di mari incontaminati.
Per i ragazzi del Keynes di Gazzada, invece, il paese africano è terra di povertà e di stenti, un luogo dove far fiorire la cultura della solidarietà.
L’incontro tra gli studenti dell’Isis con la gente malgascia e il loro bisogno è avvenuto grazie al professor Umberto Rizzi, da quindici anni impegnato con i Volontari dell’Associazione Madagascar-Italia per portare i servizi essenziali nell’entroterra: « Abbiamo adottato inizialmente un centro dove sono ricoverati un centinaio di bambini poliomelitici – spiega il professor Rizzi – Si trova a Andremaka e offre un tetto a questi piccoli, spesso orfani o abbandonati. La nostra prima collaborazione fu quella di installare pannelli fotovoltaici per il funzionamento del frigorifero dei medicinali. Poi la nostra presenza è cresciuta espandensdosi ad altre realtà. Concentriamo i nostri sforzi nei servizi per la collettività: ospedali, scuole, dispensari».

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Un aiuto concreto in Madagascar e una rete di sostegno a Varese: « Dopo aver affrontato alcune urgenze – prosegue il professor Rizzi – abbiamo avviato una rete di adozioni a distanza che ha permesso già ad alcuni giovani di studiare. Io stesso ho seguito un giovane che ora si è diplomato ed è tornato nel suo orfanotrofio nel ruolo di educatore».
Ed è proprio questa rete solidale a distanza ad aver attecchito tra i giovani del Keynes: « Nel corso della settimana della solidarietà – ricorda il docente volontario – abbiamo presentato varie iniziative. Poi molti studenti mi hanno chiesto maggiori dettagli sul Madagascar: ho tenuto una lezione di due ore in cui mi hanno seguito in silenzio per capire le difficoltà di queste popolazioni».

Alla fine gli studenti di una classe prima ha deciso di adottare un bambino del centro per bambini poliomelitici di Andremaka: « Sarà un’iniziativa che i ragazzi si passeranno: ogni anno i ragazzi di quella prima vivranno un anno di solidarietà, come una sorta di staffetta per capire il valore del dono gratuito ma anche lo spirito di fratellanza».

Mare, spiagge e sole. Per i ragazzi del Keynes, il Madagascar è anche terra di amicizia e altruismo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Aprile 2009
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