A Bodio ricompare la casa-palafitta di 5mila anni fa
La ricostruzione di una casa-palafitta dell’Età del Bronzo sul lago di Varese è il cuore del progetto "NeoBodio open air museum", finanziato da Pnrr e presentato sabato 10 maggio

Prende forma il nuovo museo archeologico di Bodio Lomnago: sabato 10 maggio si è tenuta alla Villa Puricelli la presentazione del “NeoBodio open air museum”, un progetto durato anni e che consentirà di rivedere le case su palafitta che sorgevano sul lago di Varese tre millenni fa.
Nel corso dell’incontro è stata ribadita la validità del progetto ma soprattutto si è dato spazio alla professionalità di chi ha curato un intervento architettonico complesso, perché deve ricreare e rievocare un ambiente scomparso da secoli.
Progetto finanziato con i fondi PNRR
«Il progetto è stato finanziato con 2.080.000 euro del PNRR tramite il bando N1C3 del ministero della Cultura, che prevede proprio la possibilità per i comuni di sviluppare la loro vocazione turistica» ha spiegato la sindaca Eleonora Paolelli. «I comuni di Bodio e di Besano hanno unito le forze per vincere il bando».
All’interno di questo bando sono stati finanziati degli interventi sul territorio di Bodio, sul territorio di Besano e altri interventi che sono stati realizzati su entrambi.
Per rendere partecipe la cittadinanza verranno organizzati dei percorsi didattici nelle scuole primarie dei comuni in questione.
Il titolo dell’intero progetto è “la realizzazione di un distretto della preistoria che connette il sito Unesco di Bodio, il sito palafitticolo, con il sito Unesco di Besano, il “Museo dei fossili”.
Il museo cuore del progetto
A Villa Puricelli l’architetta Paola Tamborini è intervenuta spiegando le motivazioni per cui sono passati diversi anni prima della realizzazione del progetto:
«Il progetto, avviato nel 2013, è stato finanziato solo quest’anno perché, per un paese piccolo, non era economicamente sostenibile fino all’introduzione del Pnrr. Grazie all’Unione Provinciale Enti Locali, di cui facciamo parte, siamo riusciti a partecipare, insieme al Comune di Besano, al bando attraverso un iter studiato appositamente per i comuni di piccole dimensioni, in modo da avere maggiori possibilità di successo».
«Bisogna sicuramente riconoscere il merito all’Unione Provinciale Enti Locali per aver ritenuto il progetto realizzabile e, soprattutto, per aver ottimizzato il percorso necessario al raggiungimento dell’obiettivo» ha aggiunto la sindaca Paolelli.
«Per il nostro territorio si tratta di un’opportunità importantissima. La cittadinanza ha dovuto attendere un po’ prima che potessimo fare una presentazione ufficiale. Dovevamo però assicurarci di avere tutto il necessario per mostrare alla comunità un progetto che, a breve, diventerà realtà. È difficile per chi vive nel nostro paese ma anche per chi viene da fuori far comprendere l’intera opera: abbiamo più di cento palificazioni sotto l’acqua, dovevamo trovare una modalità per dare giustizia a quello che è il lascito della preistoria» ha concluso l’architetta Tamborini.

Il progetto dell’edificio a Bodio
Il progetto Neo Bodio Open Air Museum prevede la realizzazione di un nuovo museo archeologico all’aperto nel comune di Bodio Lomnago, un’area di 5000 mq vicino alla pista ciclo-pedonale del lago di Varese.
Caratteristiche principali del progetto
Edificio del Museo: padiglione vetrato rettangolare su un unico piano (422 mq), con spazio espositivo flessibile al centro, laboratorio a est e caffetteria a ovest. Comprende anche due blocchi per servizi igienici, biglietteria, bookshop e bar.

Multimedia e interattività: il museo integrerà tecnologie interattive multisensoriali (totem, proiezioni, modelli tattili) per un’esperienza immersiva nell’era del Neolitico e del Bronzo.
Parco archeologico: un’area verde di circa 3000 mq attorno al museo per attività all’aperto per attività all’aperto, spettacoli ed eventi. Comprende anche un sentiero naturalistico lungo il lago e una recinzione mimetizzata da vegetazione autoctona.
Ricostruzione sperimentale di una tipica dimora dell’Età del Bronzo:
Il progetto prevede la ricostruzione sperimentale di una capanna dell’Età del Bronzo all’interno del museo open air NeoBodio, basata su dati archeologici locali.
La capanna, a scopo didattico e divulgativo, sarà realizzata seguendo i criteri filologici ricavati dagli scavi nei siti palafitticoli del varesotto, in particolare “Bodio Centrale” e “Sabbione”.
La struttura avrà pianta rettangolare (circa 3,75 x 6,25 metri), tetto a due spioventi e orientamento Est-Ovest per sfruttare al meglio la luce solare (esposizione eliotermica).
Sarà costruita con materiali autoctoni (quercia, ontano, frassino) e coperta da cannette palustri.
I pali portanti saranno infissi direttamente nel terreno, su un fondo drenante di sassi e sabbia, senza fondazioni.
La capanna verrà posizionata nella radura sud del museo, accanto a un piccolo specchio d’acqua artificiale, per rievocare l’ambiente lacustre. Sarà inoltre rimovibile e rispettosa del suolo, per non ostacolare eventuali ricerche future.
La costruzione potrà fungere anche da scenografia per eventi e spettacoli, contribuendo a creare un’esperienza immersiva nel contesto della preistoria.
Laghetto artificiale: bacino impermeabilizzato con funzione sia ornamentale che idraulica, per la raccolta delle acque piovane, integrate nel paesaggio.
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