I 10 richiedenti asilo pakistani rientrano nel centro di accoglienza
I dieci uomini che erano usciti dalla struttura di via Regusella a e cui non era più stato permesso di rientrare si sono presentati in Questura a Varese giovedì mattina

I richiedenti asilo di Uboldo sono tornati nella struttura di via Cascina Regusella. Le 10 persone di origine pakistana, nella giornata di mercoledì avevano protestato uscendo dalla struttura, chiedendo che non venisse dato loro da mangiare sempre e solo riso, per loro difficilmente digeribile. Nella gestione dell’emergenza, a causa forse di diverse incomprensioni, il responsabile della cooperativa Balansino, Roberto Garavello, aveva dichiarato che i 10 non sarebbero potuti rientrare nella struttura perché avevano rinunciato verbalmente a qualsiasi assistenza da parte dello stato.
La cooperativa, nella serata di mercoledì, nonostante i richiedenti asilo avessero già richiesto di rientrare nella struttura di Uboldo, aveva quindi messo a disposizione due pulmini per portare i ragazzi al centro di accoglienza della stazione centrale di Milano. Lasciati sul posto, pare però che sia stato suggerito ai pakistani di tornare in questura a Varese ed esporre la loro situazione.
Giovedì mattina ecco la svolta, con i 10 ragazzi che hanno chiesto alla Prefettura di poter rientrare nel centro di accoglienza di via Regusella. La domanda è stata accettata e i pakistani potranno proseguire con la pratica di richiesta di asilo politico senza conseguenze.
Il rientro nella struttura di Uboldo è avvenuto nella serata di giovedì. «I ragazzi hanno capito cosa è successo – commenta Garavello -, abbiamo parlato e la situazione è stata risolta. Non ci sono problemi insormontabili da superare, basta dialogare».
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