A che punto sono le dimissioni della senatrice Bignami?
Presentate il 25 febbraio per la seconda volta, ma rischiano di non essere mai discusse
Vuole abbandonare il Senato ma non sarà facile. Laura Bignami, ex senatrice del Movimento 5 Stelle di Busto Arsizio oggi nel gruppo misto, ha suscitato molta simpatia lo scorso 25 febbraio quando disse ai parlamentari “omofobi, trogloditi, ingoranti” e ancora “chi passa il suo tempo su youporn non può capire cosa sia l’omosessualità”. Ecco, a che punto sono oggi le sue dimissioni.
La senatrice protestò contro la fiducia sulle unioni civili e presentò le sue dimissioni. Era la seconda volta. Accadde già nel 2014. La Bignami si dimise ma la sua richiesta venne respinta. Insomma è ancora tra gli scranni. Per quella presa di posizione in cui attaccava tutti i politici Bignami è stata lodata nei social network e il suo video ha ottenuto molte condivisioni.
In definitiva, a quasi due mesi di distanza, la senatrice Bignami non ha avuto ancora la possibilità di dimettersi come vorrebbe perchè il Senato non ha calendarizzato una discussione sulla sua richiesta, proprio come nel 2014. La prassi parlamentare rende molto difficile fare le valigie. Un ex grillino come Giuseppe Vacciano, dipendente di Bankitalia in aspettativa iscritto al Gruppo Misto, ha visto per due volte respinte le proprie dimissioni e ha rilasciato un’intervista al Fatto Quotidiano per chiedere di essere “liberato”. Va detto che la prima votazione viene sempre respinta, per una forma di rispetto nei confronti del parlamentare. Ma qualche volta avviene anche alla seconda.
Abbiamo contattato la senatrice. Ci sono novità? “Ho depositato le dimissioni il 25 febbraio – afferma la Bignami – ora tocca ai capigruppo chiedere la calendarizzazione”. E quando avverrà? “E chi lo sa – spiega – l’aula è intasata, ci sono molte discussioni, c’è il Def, si litiga su Renzi…”.
Il suo è un caso paradossale, ma comune ad altri colleghi. Nonostante il desiderio di lasciare Palazzo Madama sia stato palesato senza equivoci, rischia di vedere delusa le sue aspettative. Abbiamo realizzato un grafico (immagine sopra) che sintetizza i passaggi necessari a Laura Bignami per riuscire a dimettersi, che potremo aggiornare a ogni step. Il singolo senatore può sollecitare il presidente a calendarizzare la discussione, ma non può obbligarlo.
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sarà vero che l’aula è intasata di provvedimenti legislativi più importanti da discutere; è però pure vero che per discutere e votare le dimissioni di una senatrice che vuole dimettersi occorrono pochi minuti.
sembra il solito teatrino della vecchia politica.