JazzAltro riparte dall’Orchestra da Tre Soldi
Primo appuntamento domenica nell'area feste di via De Amicis per la rassegna musicale organizzata da Abeat Record. Le nuove regole sulla sicurezza costringono ad un cambio di location
JAZZaltro riparte nella stagione 2017 come sempre offrendo un palinsesto di proposte musicali differenziate e di alto profilo. Anche quest’anno band provenienti da diversi paesi. Nuove sfide, estetiche e musicali, croossover fra generi (classico, jazz, etnico e persino beatbox) con artisti di grande valore.
Quest’anno la partenza è di grandissimo fascino con L’Orchestra da Tre Soldi, a grandissima richiesta, che si esibirà domenica 25 giugno nell’area feste di via De Amicis a Fagnano Olona.
Una sintesi davvero straordinaria. Il settetto di estrazione classica, riesce in una operazione apparentemente impossibile di superamento dei generi, accostando atmosfere sudamericane, folklore mitteleuropeo, sonorità popolari, minimalismo e un linguaggio elettivamente jazz.
Il tutto con una classe sopraffina, eleganza estrema oltre ad una buona dose di autoironia. Nella speciale cornice del cortile del Castello Visconteo.
La band è composta da Gianni Gilli clarinetto, clarinetto basso, Matteo Castellan fisarmonica, Massimiliano Gilli violino, Pietro Ballestrero chitarra, Paolo Grappeggia contrabbasso, Elena Urru voce, Paola Secci violoncello. L’ingresso è libero.
L’organizzazione spiega perchè il concerto non si terrà nelle ben più suggestiva location del Castello Visconteo, come precedentemente comunicato.
A seguito del recente incidente avvenuto in piazza San Carlo a Torino, i nostri legislatori, in nome della sicurezza, hanno deciso di emanare in stato di emergenza delle disposizioni che a nostro avviso mettono sullo stesso piano grandi eventi pop e piccoli concerti la cui caratteristica non prevede certo folle oceaniche. Il risultato è che diventerà più oneroso per non dire impossibile organizzare rassegne, festival o singoli eventi. La capienza delle location (tutte) verrà ulteriormente ridotta rendendo così più difficoltosa la valorizzazione artistica ed architettonica delle strutture normalmente selezionate ed adatte a certi tipi di proposte artistiche.
Auspichiamo che in un futuro prossimo la legge venga rimodellata in maniera più aderente alla realtà… In questo momento a soffrirne è proprio la “Cultura” che per l’ennesima volta in Italia viene bistrattata
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