Bruttina e vincente, Busto può sorridere

Dopo un primo set dominato, la Unendo Yamamay fatica contro una Chateau d’Ax in emergenza, ma riesce a chiudere sul 3-1 e guadagna un altro punto su Bergamo. Leonardi la migliore in campo

Come una settimana fa, meglio di una settimana fa: la Unendo Yamamay trasforma in oro anche le partite più rognose della stagione, e stavolta senza nemmeno ricorrere al tie break. Contro Urbino arriva un successo da tre punti che pesano quintali, soprattutto perché nel frattempo Bergamo ne ha lasciato per strada uno contro Bologna e ora sono ben 6 le lunghezze di vantaggio sulle dirette avversarie che, oltretutto, hanno giocato una partita in più. Di fronte a questi numeri si può ben passare sopra a un match non proprio convincente e portato a casa anche grazie a qualche cortese concessione delle avversarie. Urbino, privata proprio all’ultimo della sua palleggiatrice (Dall’Igna si arrende nel riscaldamento all’infiammazione al tendine d’achille che la sta tormentando), ci mette un set a entrare in partita, ma quando lo fa è più che pericolosa: nel secondo set la Yama va incontro a uno dei suoi non rari passaggi a vuoto subendo un pesantissimo 2-10 iniziale, nel terzo si lotta fino all’ultimo con tre set point annullati, nel quarto il break decisivo arriva solo sul 21-20. Emblematica la prova di Kozuch, devastante nel primo e in parte anche nel quarto set, ma con le polveri bagnate nei due centrali: alla fine i punti, malgrado qualche esitazione di troppo, sono 22. Strepitosa Leonardi in difesa e in ricezione, in crescita Caracuta che piazza anche il muro decisivo. La partita, come se non bastasse, dà l’occasione a Parisi di risparmiare le acciaccate Marcon, Faucette e Bisconti: davvero, a mente fredda, cosa si sarebbe potuto chiedere di più?

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Unendo Yamamay – Urbino 4 di 21

LA PARTITA – Pienone al PalaYamamay per accogliere le “Golden Warriors” (così le definisce uno striscione) al ritorno dalla vittoriosa trasferta di Champions a Baku. Parisi lascia in panchina Faucette e Marcon, scegliendo la coppia Brinker-Lombardo. Novità nelle file di Urbino: in palleggio c’è Angelelli al posto di Dall’Igna, al centro Gentili e Dugandzic (in panchina sia Crisanti, sia Leggs). La Chateau d’Ax appare subito in difficoltà e Radogna deve chiamare time out sul 5-0 firmato da Kozuch e Brinker; le cose però non migliorano per le marchigiane, che commettono altri due errori per l’8-0. Kozuch, implacabile in questo avvio, firma il 10-1 murando Negrini; dal 14-3 Urbino recupera 4 punti sul turno di servizio di Negrini, ma Kozuch sigilla il 18-8 dopo un salvataggio spettacolare di Leonardi. Set ormai segnato, il 22-12 della scatenata Maggi è solo il prologo dell’ultimo punto messo a segno da Lombardo.

Radogna cambia rotta nel secondo set inserendo Leggs al posto di Gentili; la reazione si concretizza con due attacchi di Petrauskaite e una ricezione negativa di Lombardo che convince Parisi a chiamare time out sull’1-5. Stavolta è Busto a soffrire: due errori di Lombardo e Arrighetti contribuiscono a far volare Urbino addirittura sul 2-10. Un presunto tocco del muro fischiato sull’attacco di Negrini (4-13) fa infuriare squadra e pubblico bustocchi, ma poi l’arbitro prende un abbaglio a sfavore di Urbino fischiando out la palla di Dugandzic, e Brinker ne approfitta per accorciare sul 10-15. Petrauskaite però ristabilisce subito le distanze, Van Hecke fa 12-19 e poi regala anche il 13-21 alle urbinati; il set va in archivio sull’attacco del 15-25 di Petrauskaite.

Nel terzo set la battaglia si sposta a muro: Bauer a segno per il 4-2, Dugandzic e Van Hecke rispondono con la stessa moneta (5-6) ma Brinker, ancora con il muro, realizza l’8-6. Gli scambi ora sono lunghi e a tratti spettacolari, con le difese protagoniste: Petrauskaite riporta avanti Urbino sull’11-12, un errore di Leggs regala il 15-13 ma ancora la lituana trova la parità a quota 17. Sul 20-20 dentro Marcon per Lombardo, ma Petrauskaite continua a colpire e la Chateau d’Ax va in vantaggio (21-22); Van Hecke si procura il primo set point, che però si auto-annulla sbagliando la battuta del 24-24. Ai vantaggi ancora due chance per Urbino e una per Busto; sul 27-27 decidono un erroraccio di Angelelli e un muro di Kozuch che l’arbitro vede in campo tra mille contestazioni.

Sfida tra opposti in avvio di quarto set: Kozuch e Van Hecke portano il punteggio sul 6-5. Urbino prova a scappare con i muri di Petrauskaite e Dugandzic (7-9), poi sul servizio di Arrighetti il risultato si ribalta fino al 13-11. Radogna chiama time out, ma al rientro in campo due muri consecutivi di Bauer regalano il più 4 alla Unendo Yamamay; potrebbe essere il break decisivo, anche perché un intelligente tocco di Caracuta provoca il 17-13. Invece Urbino non molla e si riporta sotto, aiutata anche dall’attacco in rete di Kozuch per il 18-17; una serie di errori porta il punteggio fino al 21-20, poi ci pensano Bauer, Kozuch (ace) e Lombardo a guadagnare quattro match point, e Caracuta mette la firma sul match con un gran muro.

LE INTERVISTE – Ben consapevole dell’importanza della vittoria Carlo Parisi: “Chiudere in quattro set una partita così difficile vale molto più di tre punti. Non è stato facile riprendere il ritmo dopo la Champions, fino a ieri eravamo tutti un po’ rimbambiti dal fuso orario e dalle energie mentali spese a Baku. Tornare in campo con l’atteggiamento e la tensione giusta è difficile e lo si è visto nel secondo set; poi abbiamo avuto un pizzico di fortuna, ma in questo momento dobbiamo accettare anche partite come queste”. Le assenti? “Non stavano bene, ma in caso di bisogno avrei potuto utilizzarle: non me la sono sentita di rischiare”. Sorride anche Valeria Caracuta: “Come già successo altre volte abbiamo mollato un po’ dopo il primo set: dobbiamo lavorare molto sulla continuità mentale, anche se c’è l’attenuante della stanchezza che in questo periodo si fa sentire. Era fondamentale fare i tre punti, ora cerchiamo di recuperare un po’ di energie”.

Qualche rimpianto per Donato Radogna: “Il rammarico c’è, perché il terzo set lo abbiamo sprecato con due errori a cui aggiungerei anche la palla data a Van Hecke al momento sbagliato. Ho dovuto cambiare in corsa perché fino all’ultimo non sapevo se avrei avuto Dall’Igna; da questo è dipesa anche la sostituzione al centro, dato che Leggs si trova molto meglio con Angelelli, anche se poi fatica nei fondamentali non di attacco”. Chiara Negrini racconta così la partita: “Siamo partite troppo timorose, poi ci siamo sciolte. Peccato per quel terzo set, un punto ce lo saremmo meritato… Con il cambio in palleggio abbiamo faticato a ritrovare gli automatismi, ma voglio fare i complimenti a Ilaria per l’atteggiamento che ha avuto: la sua è stata un’ottima partita”.

Unendo Yamamay Busto Arsizio-Chateau d’Ax Urbino 3-0 (25-15, 15-25, 29-27, 25-20)
Busto A.: Faucette ne, Prandi ne, Brinker 10, Leonardi (L), Marcon, Bauer 13, Kozuch 22, Lombardo 9, Arrighetti 9, Caracuta 3, Pisani, Bisconti ne. All. Parisi.
Urbino: Giombetti (L) ne, Negrini 12, Dugandzic 6, Van Hecke 21, Petrauskaite 20, Santini, Partenio ne, Croce (L), Gentili, Dall’Igna ne, Crisanti ne, Angelelli 3, Leggs 5. All. Radogna.
Arbitri: Gabriele Balboni e Daniele Zucca.
Note: Spettatori 3939. Busto: battute vincenti 4, battute sbagliate 8, attacco 36%, ricezione 80%-48%, muri 10, errori 20. Urbino: battute vincenti 0, battute sbagliate 9, attacco 34%, ricezione 76%-48%, muri 9, errori 28.

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Pubblicato il 17 Febbraio 2013
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