Sordità nei bambini: esperti a confronto per combattere il “citomegalovirus”
Oltre 170 iscritti e oltre 30 relatori provenienti da tutta Italia si sono confrontati a Villa Cagnola

Esperti da tutt’Italia si sono confrontati a Villa Cagnola sulle infezioni da citomegalovirus. Il tema proposto conta numeri preoccupanti: 13.000 infezioni in gravidanza, 5000 infezioni congenite, 800 disabili permanenti.
« D’ora in poi il CMV non avrà vita facile» ha commentato al termine della giornata di studio la dott.ssa Eliana Cristofati, Direttore dell’Audiovestibologia di Varese e Responsabile scientifico dell’evento.
«Il confronto fra i professionisti è stato vivace e ricco di contenuti con conclusioni importanti che saranno raccolte in una pubblicazione scientifica. Per la prima volta si sono riunite in Lombardia 5 società scientifiche: malattie infettive e virologia, pediatria, neonatologia, ginecologia e ostetricia, neuroradiologia e audiologia per illustrare gli aspetti salienti di loro competenza nella gestione delle conseguenze delle infezioni da citomegalovirus (CMV). Gli audiologi, in particolare, provenienti da varie regioni italiane, hanno illustrato le loro esperienze regionali auspicando dei protocolli condivisi a livello nazionale. L’infezione connatale da CMV, infatti, è la seconda causa di sordità nei bambini e costituisce un problema che richiede l’intervento di tutti gli specialisti per ridurne le conseguenze talora gravemente invalidanti. L’auspicio è che la ricerca scientifica possa presto fornire nuove strategie terapeutiche ma soprattutto che si possa arrivare ad un vaccino che prevenga le infezioni da CMV e le loro conseguenze».
Il convegno “Sordità e citomegalovirus” ha visto una grande partecipazione, con oltre 170 iscritti e oltre 30 relatori provenienti da tutta Italia.
Ad aprire i lavori, il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, il consigliere regionale Emanuele Monti e il Direttore generale dell’ASST dei Sette Laghi, Gianni Bonelli, che hanno sottolineato l’importanza di ottenere informazioni e aggiornamenti utili al fine di creare un’offerta sanitaria ottimale per i bambini colpiti dall’infezione e sperando di essere un traino per altre realtà italiane.
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