“Anch’io voglio correre” scrive al sindaco

Dalla richiesta di un referente alla necessità ribadita da tempo di individuare un'area per i cani. Le istanze della onlus in un documento

pratoni divieto cani

Una lettera aperta al sindaco Alessandro Molgora per ribadire alcune istanze che l’associazione porta avanti da tempo. A scriverla i rappresentanti di Anch’io voglio correre, la onlus angerese che da anni opera nell’ambito della tutela dei diritti degli animali.

Di seguito il testo del documento:

Illustrissimo signor Sindaco Alessandro Paladini Molgora e amministrazione del comune di Angera, con la presente l’Associazione ONLUS Anch’io Voglio Correre di Angera chiede un incontro urgente per meglio definire alcuni punti qui di seguito elencati:
1. La necessità di avere un referente dell’amministrazione comunale con il quale interfacciarsi.
2. Le modalità di collaborazione in seguito alla recente convenzione stipulata tra il Comune di Angera e il Canile-Gattile APAR ONLUS di Gallarate.
3. La rimozione dei cartelli di divieto di accesso ai cani sui pratoni del lungolago in adesione al costante orientamento giurisprudenziale formatosi su fattispecie analoghe (ex plurimis: T.A.R. Potenza, 17 ottobre 2013, n. 611; T.A.R. Reggio Calabria, 28 maggio 2014, n. 225; T.A.R. Milano, 22 ottobre 2013 n. 2431; T.A.R. Sardegna, 27 febbraio 2016 n, 128; T.A.R. Venezia, 12 aprile 2012, n. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio Roma – 17-05-16 n.5836 ecc…) che dichiarano limitativa la circolazione delle persone nelle aree verdi ed è comunque posta in violazione dei principi di adeguatezza e proporzionalità, atteso che lo scopo perseguito dall’Ente locale di mantenere il decoro e l’igiene pubblica, nonché la sicurezza dei cittadini, può essere soddisfatto attraverso l’attivazione dei mezzi di controllo e di sanzione rispetto all’obbligo per gli accompagnatori o i custodi di cani di rimuovere le eventuali deiezioni con appositi strumenti e di condurli in aree pubbliche con idonee modalità trattandosi di obblighi imposti dalla disciplina generale statale, cosicchè il Sindaco può fronteggiare comportamenti incivili da parte dei conduttori di cani, al fine di prevenire le negative conseguenze di tali condotte, con l’esercizio degli ordinari poteri di prevenzione, vigilanza.
4. La necessità di emanare un regolamento comunale a tutela dei diritti animali (come da nostra bozza già in vostro possesso dal 2016)
5. Stato di avanzamento del progetto dell’area cani inserito nel vostro programma.
6. Possibilità di una sede fisica per la nostra associazione, ancora non in nostro possesso.

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Pubblicato il 17 Giugno 2019
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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    E’ paradossale che quando si va a parlare di diritti degli animali in questi ultimi anni si finisce sempre e solo a parlare di cani.
    Ora i proprietari non avanzano ma addirittura pretendono aree.
    Molto imbarazzanti anche che ci siano amministrazioni che pur di sfondare nell’elettorato si mettano a parlare della realizzazione di tali aree.
    I servizi alla persona vengono tagliati ma guai a non realizzare aree per cani.

    In mancanza di tali aree molti proprietari se ne fregano comunque e li fanno andare in giro, noncuranti di divieti e persone (anche bambini).
    Poco importa se poi qualche altro animale che non appartiene alla moda dei best-selling del momento ci rimette le penne come accaduto nel parco reale di Monza:

    https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/06/13/news/anatra_uccisa_da_cane_al_parco_monza_appello_enpa_tutela_fauna_selvatica-228680212/

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