Conte sale al Colle, dalle 16 le consultazioni
Un intervento durissimo nei confronti del ministro Matteo Salvini che replica: «Rifarei tutto quello che ho fatto»
«La decisione della Lega di presentare la mozione di sfiducia mi impone di interrompere qui questa esperienza di governo. Ovviamente ascolterò con estrema attenzione tutti gli interventi che seguiranno. Ma io voglio concludere questo percorso in modo lineare e conseguente. Quindi salirò al Colle dal Presidente della Repubblica e metterò nelle sue mani le mie dimissioni». Giuseppe Conte conclude così il suo discorso al Senato, accompagnato da un patriottico «Viva l’Italia», dopo aver difeso l’operato del Governo e aver rimesso al ministro dell’Interno Matteo Salvini tutti i suoi “peccati”. Intorno alle 20 il presidente del Consiglio è poi salito al Colle dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per rassegnare le proprie dimissioni, come annunciato durante il discorso.
Dopo la morte in diretta del governo M5s-Lega, la parola passa dunque al Presidente della Repubblica che, prima di sciogliere le camere, sonderà l’esistenza di altre possibili maggioranze. Si apre una fase di incertezza che, come ha ricordato lo stesso Conte nel suo discorso, esporrebbe l’Italia a grandi rischi sul piano politico internazionale ed economico nel caso di esercizio provvisorio. Il Presidente della Repubblica avvierà le consultazioni già nella giornata di mercoledì, a partire dalle 16.
LE COLPE GRAVI DI SALVINI
I comportamenti censurabili di Salvini, a detta di Conte, sono stati tanti. A partire dalla comunicazione spregiudicata fatta con un «linguaggio semplificato che è il segno dei tempi, con conciliaboli riservati, dichiarazioni rilasciate sui social, per le strade e nelle piazze. Ma l’unico luogo dove confrontarsi sulla decisione della Lega è il parlamento». L’elenco delle accuse al ministro dell’Interno è lunghissimo: «Ha perseguito interessi personali … mirato a incrementare il proprio consenso … manifestato scarsa responsabilità verso lo Stato e i cittadini». E ancora: «Far votare i cittadini è l’essenza della democrazia, sollecitarli a votare ogni anno è da irresponsabili. Le scelte compiute e i comportamenti adottati dal ministro dell’Interno rilevano scarsa responsabilità istituzionale e grave carenza costituzionale».
Conte non dimentica il più importante di tutti gli sgarbi istituzionali salviniani, l’affare Russia, ricordando a Salvini che quella è una vicenda che meriterebbe di essere chiarita anche a livello internazionale. «Ti avevo chiesto di venire a discuterne in Parlamento ma hai lasciato che il presidente del consiglio venisse a riferirne da solo, senza nemmeno dargli quelle informazioni che tu hai».
LA REPLICA DI SALVINI
Il ministro per la sua risposta sale sui banchi del senato. «Grazie e finalmente» esordisce Salvini con un certo affanno. «Rifarei tutto quello che ho fatto perché sono un uomo libero». Paragonando l’intervento di Conte a un articolo di Saviano o di Travaglio, il ministro parla di se stesso come di un bersaglio sbagliato. «Non ho paura di mollare la poltrona, perché noi siamo gente libera e la Lega e i suoi ministri rispondono solo agli italiani e al popolo sovrano. Siamo gli unici presunti fascisti che vogliono la dittatura del voto. Che strana dittatura».
SALVINI INVOCA IL VOTO E LA PROTEZIONE DELLA VERGINE MARIA
Il ministro dell’interno prova a mettere nell’angolo Conte e i Cinque Stelle offrendo la disponibilità al taglio dei parlamentari per poi andare alle urne. «Al di là degli attacchi personali che mi sono dispiaciuti ma su cui sono disposto a soprassedere, vorrei sapere se c’è già un accordo per andare avanti con il Pd cambiando la casacca a seconda delle stagione autunno -inverno. Se non è così fatevi giudicare dal voto del popolo italiano che è il miglior giudice per stabilire chi ha lavorato bene e chi ha lavorato male. Se volete governare con Renzi, Boschi e Lotti, ditelo agli italiani».
Incurante del suggerimento di Conte di non strumentalizzare le questioni religiose a fini politici, Salvini ha invocato per l’ennesima volta la protezione dell’immacolata Vergine Maria.
Guarda la diretta dal Senato
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Finalmente si è visto Salvini sedute nelle opportune sedi istituzionali e non si di una spiaggia a bere alcolici o a berciare in una piazza.
Purtroppo anche in questa sede il Ministro ha saputo sfoggiare il meglio del suo repertorio e teatrino d’effetto trash con tanto di bacio del rosario (l’ennesimo).
Questo Ministro è indegno. Punto.
https://video.lastampa.it/politica/il-discorso-di-conte-in-240-secondi-tutte-le-frecciate-a-salvini/102700/102712?