“Più tutele ai frontalieri, non sono dei privilegiati”
Il Pd organizza a Maccagno un incontro dedicato ai lavoratori italiani in Canton Ticino: "Nei rapporti con la Svizzera il governo Berlusconi ha fallito"
Venticinquemila lavoratori che ogni giorno abbandonano il Varesotto per andare in Canton Ticino e che diventano cinquantacinquemila se si considerano anche quelli del Vco e delle altre province lombarde di confine. «Bastano i numeri per capire l’entità del fenomeno del frontalierato e la sua importanza per il nostro territorio» spiega Fabrizio Taricco, segretario provinciale del Partito Democratico. Ai frontalieri "come risorsa per la comunità" è dedicato l’incontro organizzato dal Pd venerdì 15 giugno alle 21 all’Auditorium di Maccagno. Interverranno gli onorevoli Franco Narducci e Daniele Marantelli e il consigliere regionale Alessandro Alfieri.
Con questa iniziativa il Pd vuole ribadire la centralità di questi lavoratori nello scenario economico locale: «I frontalieri non sono lavoratori privilegiati. Sono il principale motore di sviluppo dell’economia del Nord della provincia – ha ricordato Stefano Bragnuolo, segretario del Pd di Luino, comune che da solo conta più di tremila persone che lavorano oltre confine -. Sono una risorsa indispensabile che ha bisogno di monitoraggio e sostegno. Hanno esigenze in materia di politiche e ammortizzatori sociali e di tutela. E non solo». «Anche se le tensioni tra Italia e Svizzera sembrano essersi allentate – ha aggiunto l’onorevole Daniele Marantelli – non dobbiamo abbassare la guardia. Ricordiamo che proprio questi lavoratori sono stati utilizzati nei mesi scorsi come armi da ricatto e sono stati oggetto di pesanti politiche xenofobe. Alla base di questi atteggiamenti ci sono le questioni calde ancora aperte tra il nostro paese e la Confederazione: il segreto bancario, il fatto che la Svizzera sia inserita nella black list dei paesi sospetti per il fisco italiano, gli accordi bilaterali e i provvedimenti in materia di evasione. Tanti tasselli che il Governo Berlusconi non è mai riuscito a risolvere. Ci ha provato solo con un provvedimento disastroso, lo scudo fiscale, che per primo ha alimentato confusione e tensioni». Su questi temi il Partito Democratico è attivo a tutti i livelli. «In Regione – ha spiegato il consigliere Alessandro Alfieri – stiamo lavorando per ricostruire le relazioni tra Lombardia e Canton Ticino. Ci sono temi, come le politiche fiscali, che devono essere affrontati a livello diplomatico e questioni che riguardano i territori come le infrastrutture e i trasporti che devono essere affrontate a livello locale. Ma in questo momento bisogna ricostruire un clima collaborativo. Per questo abbiamo attivato un tavolo di confronto periodico per affrontare le tematiche transfrontaliere».
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