Omicidio Mendola: il pm chiede la condanna dell’imprenditore edile
La sentenza è attesa per il 22 novembre. Il trentenne di Busto era stato ucciso nei boschi di Pombia il 4 aprile del 2017. Condannati in primo grado gli esecutori dell'omicidio
È attesa per il 22 novembre la sentenza del Tribunale di Novara per la morte di Matteo Mendola. I giudici devono stabilire se a ordinare l’omicidio del giovane bustocco sia stato Giuseppe Cauchi, 53 anni imprenditore edile.
Il pubblico ministero ha chiesto la condanna all’ergastolo per Cauchi, accusato di essere il mandante dell’uccisione del trentenne di Busto Arsizio la sera del 4 aprile 2017 nei boschi di Pombia. A premere il grilletto fu Antonio Lembo con la complicità di Angelo Mancino ( che scrisse una lettera a Varesenews) condannati in primo grado a 30 anni di reclusione.
Secondo il pubblico ministero ci sarebbero diversi e concordanti elementi per attribuire la paternità del gesto all’imprenditore che aveva dei debiti di lavoro nei confronti della famiglia della vittima. Secondo i legali difensori, invece, il castello accusatorio poggerebbe su dichiarazioni contraddittorie rilasciate e poi non confermate dal vero killer.
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