Lezioni on line: “Ottime in emergenza. Ma la scuola è condivisione”
Allo Stein, settimana di scuola attraverso piattaforme on line. Studenti soddisfatti ma la dirigente sottolinea che è una risposta all'emergenza
«La “normalità della vita scolastica” per superare il clima di tensione che si è creato nel nord Italia».
Così i rappresentanti degli studenti dell’Istituto superiore Edith Stein di Gavirate definiscono la ripresa delle lezioni in modalità on line.
«L’obiettivo che l’Isis Edith Stein si è prefissato, garantito dalla collaborazione tra studenti e docenti con l’ausilio di portali online, permette l’adempimento dei doveri scolastici – dichiarano gli studenti – Dalla chiusura delle scuole, giornalmente viene condiviso materiale didattico, vengono svolte video lezioni, anche in diretta, per mantenere un contatto attivo ed efficace tra scuola e alunni.
Questo metodo d’insegnamento, avviato sin dalla prima settima di sospensione delle lezioni, ha incontrato il totale favore degli studenti, contribuendo anche a rendere sempre più vivo il clima di collaborazione e attenzione ai bisogni dei ragazzi che caratterizza la quotidianità di questo istituto.
Resta, comunque, la necessità di apportare alcune migliorie a questa nuova esperienza didattica che è alla sua prima fase embrionale. Le lezioni a distanza, dicono gli studenti, sono utili per evitare un sovraccarico di lavoro difficilmente gestibile al termine dell’emergenza».
Nonostante le aule siano chiuse, quindi, l’insegnamento non si è fermato: « Sono state spesso iniziative individuali – spiega la dirigente Marina Raineri – dopo il primo giorno di chiusura, i professori si sono organizzati con modalità differenti e hanno raggiunto i ragazzi. Quando si è capito che la sospensione delle lezioni sarebbe proseguita, gli insegnanti hanno quindi espresso il desiderio di continuare. Io i miei collaboratori abbiamo quindi messo a punto la circolare che definisce modalità e strategie per avviare le lezioni a distanza. Il registro elettronico è la piattaforma principale ma poi ci sono altri canali che i docenti possono attivare. Abbiamo due professori di riferimento a cui rivolgersi in caso di necessità».
L’ora di scuola si segue nell’aula virtuale del registro elettronico dove è possibile visualizzare i libri didattici digitali ma anche interagire con il microfono e pesino vedersi con “videocall” in modalità conferenza. La versione on line della scuola convince i ragazzi che, già questa mattina, erano presenti con le consuete percentuali.
Le lezioni ripartono da remoto ma la scuola rimane chiusa: « Al momento, gli insegnanti lavorano da casa propria. Nelle prossime ore potremo anche definire di aprire le aule multimediali per permettere delle video lezioni. Ma è un’evoluzione che va ancora definita».
La campanella, quindi, è suonata anche questa mattina ma senza l’affanno del pullman da prendere o del treno in ritardo: « Un aspetto positivo che ha spinto diverse scuole a sperimentare l’uso di piattaforme online che potrebbero essere una prima novità della scuola del futuro» commentano i rappresentanti degli studenti. Un giudizio che la dirigente Raineri condivide parzialmente: « Questa è una sperimentazione che si avvia in un momento di emergenza, perché non ci sono alternative. La scuola, però, è soprattutto condivisione, confronto e dibattito. Perché si cresce insieme»
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