Tempi troppo lunghi, l’azienda rinuncia al cantiere della scuola
Non c'è pace per le scuole elementari del paese, al centro di un duro scontro da due anni, tra accuse politiche e modifiche in corsa d'opera

Non c’è pace per le scuole elementari di Casorate Sempione: l’azienda che aveva l’appalto per i lavori sull’edificio (che risale all’inizio del Novecento) ha comunicato all’amministrazione comunale la rinuncia ai lavori. Un nuovo passaggio in una vicenda – apertasi due anni fa, con le crepe nell’edificio – che ha comportato anche un pesante scontro politico tra il centrodestra oggi alla guida del Comune e l’opposizione di centrosinistra, che ha governato fino alla primavera 2015.
«Oggi, giovedì 14 aprile 2016, abbiamo ricevuto formale comunicazione a mezzo PEC da parte dell’impresa aggiudicatrice dei lavori di messa in sicurezza dell’edificio scolastico “Milite Ignoto”, con la quale venivamo informati che la stessa non intende più proseguire con i lavori appaltati in quanto ritiene che l’offerta presentata avesse validità di 180 giorni e che “l’eccessivo decorrere dei termini ha fatto si che si verificassero situazioni che non consentono più di intraprendere oggi il percorso contrattuale”. Prendiamo atto della decisione dell’impresa e delle motivazioni riportate nella comunicazione», «che riteniamo inaccettabili e che ci porteranno ad aprire un inevitabile contenzioso con richiesta di danni a loro carico».
Il sindaco Cassani rinvia però la responsabilità del blocco del cantiere alla precedente amministrazione di centrosinistra: «Ci sembra opportuno evidenziare come l’impresa di cui sopra non è stata selezionata da noi ma risultata vincitrice della gara indetta dalla precedente amministrazione e che, subito dopo il nostro insediamento, la stessa impresa protocollava una lettera con la quale avanzava una serie di riserve circa la completezza degli atti tecnici e comunicava che non avrebbe iniziato i lavori nonostante gli accordi presi, rendendo impossibile il rispetto del crono programma concordato».
L’amministrazione di Cassani aveva modificato l’intervento con una variante delle opere, «con il solo fine di evitare ulteriori tempi di attesa e spreco di denaro pubblico». Si era deciso di intervenire solo sul lato Ovest, rinviando le opere sull’ala Est e sulla mensa. Una decisione che aveva spinto l’opposizione, nell’inverno scorso, a presentare anche un esposto alla Autorità Nazionale AntiCorruzione, nella convinzione (vedi qui) che si fosse trattato di una variante sulle opere fatta in modo non conforme alla Legge (a fine inverno 2016 la Guardia di Finanza ha acquisito anche documentazione in Comune, non si sa se in riferimento alla vicenda).
In ogni caso, la situazione del cantiere è questa: dovevano partire i lavori sull’ala Est e sulla mensa, ma l’azienda si defila. «Ci chiediamo inevitabilmente quale siano le reali motivazioni che abbiano spinto l’impresa a prendere questa decisione» spiega l sindaco a nome della maggioranza, accusando l’azienda di «comportamento “recidivo” e decisamente scorretto», che rischia di «mettere in difficoltà l’amministrazione».
E ora? «Alla luce di quanto accaduto, abbiamo già chiesto agli uffici di attivarsi per indire nuova gara d’appalto per la realizzazione delle opere di consolidamento già progettate, confidando di poter arrivare ad un’assegnazione dell’appalto ed un completamento delle opere nel più breve tempo possibile, fermo restando il rispetto delle norme così come previste nel codice degli appalti».
La maggioranza è consapevole del rischio di nuove polemiche (da due anni il tema della Milite Ignoto è centro dello scontro politico), ma ritiene di aver scelto il percorso migliore, «meglio perdere qualche mese per incaricare una nuova impresa, piuttosto che trovarsi nel bel mezzo di un contenzioso con relativo fermo dei lavori».
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