Educatrice aggredita dai ragazzini, notte da incubo in comunità
La donna, 30 anni, è stata sottoposta a violenza di gruppo con botte, palpeggiamenti e urina gettata in faccia. Le telecamere interne confermano le accuse
L’hanno picchiata con un bastone, hanno tentato di violentarla, l’hanno palpeggiata pesantemente, minacciata con un coltello e le hanno gettato l’urina in faccia. E’ stata una notte di incubo e violenza quella trascorsa lo scorso marzo a Busto Arsizio per una educatrice di 30 anni, una ragazza che quella sera era in servizio di turno in una comunità minori ed è stata praticamente sottoposta ad angherie e quasi sequestrata da 4 ragazzi, tutti italiani, della struttura.
(Nelle immagini: il dirigente della questura Gianluca Dalfino)
La donna è stata aggredita, a mezzanotte, da 4 ragazzini di 14, 15, 16 e 17 anni. Con una scusa l’hanno svegliata e l’hanno attirata in una stanza. C’è stato un primo tentativo di violenza, poi un secondo in un’altra stanza dove l’educatrice è fuggita. I ragazzi hanno rubato il cellulare alla donna per impedirle di chiamare aiuto, ma hanno anche iniziato a rubare provviste e scassinare gli armadietti. In pratica hanno tenuto in scacco la comunità (che accoglie anche altri ragazzi) la cui responsabile era proprio lei quella notte, giocando quindi sia sulle minacce fisiche sia sul senso di responsabilità della donna che comunque ha tentato, per diverse ore, di governare una situazione purtroppo ingestibile.

La notte da incubo è terminata alle 6 di mattina, quando all’arrivo di un altro educatore la ragazza è riuscita a liberarsi. Le immagini delle telecamere interne raccolte dagli inquirenti confermano in pieno il suo racocnto e mostrano i 4 giovani nudi, mentre mimano azioni sessuali e cercano di spogliare la donna.
La ragazza, per due settimane, sotto choc, non ha parlato di quanto accaduto, ma alla fine, aiutata dai responsabili della comunità, ha raccontato tutto alla polizia e sporto denuncia. In ospedale le hanno riscontrato le ecchimosi e i segni delle percosse.
La comunità, che ha altre 6 sedi, si trova a Busto Arsizio, ed è dedicata a minori provenienti da famiglie difficili e con disturbi sessuali. Il gip del tribunale dei minori ha disposto la detenzione in carcere minorile per i due principali responsabili: un 15enne italiano di origine rom, e un 14enne italiano. I complici, un 16enne e un 17enne, sono invece stati colpiti da una misura detentiva in un’altra comunità minorile.
Le accuse sono violenza sessuale di gruppo con l’aggravante di aver colpito una persona incaricata di pubblico servizio, lesioni personali e minacce.
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