Scoperto falso chirurgo estetico a Varese
Non aveva la laurea ed era un ex agente immobiliare. I pazienti denunciano danni al viso e operazioni sdraiati su una scrivania

Botulino, liposuzioni e iniezioni estetiche: le praticava in casa ma non era un vero chirurgo. E’ incredibile, ma è accaduto a Varese. Un falso chirurgo estetico è stato scoperto e denunciato dalla Guardia di finanza di Varese. Aveva uno studio che i finanzieri hanno definito posticcio e fino al 2014, incredibilmente, l’uomo era un agente immobiliare. Dunque, non esattamente quel tipo di professionalità che uno si aspetterebbe per farsi migliorare la propria faccia.
L’uomo esercitava, abusivamente, in Lombardia e Piemonte, la professione di chirurgo estetico, senza essere iscritto all’Ordine dei Medici né essere laureato.
L’inchiesta è nata grazie alla segnalazione di una “paziente” che, a seguito di alcune iniezioni di acido ialuronico aveva riportato ecchimosi ed ematomi sul volto, ed è stato portato a termine con la collaborazione dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Varese.
Il contesto investigativo ha consentito di accertare che il sedicente chirurgo, agente immobiliare fino al 2014, aveva svolto all’estero dei corsi di medicina e conseguito una laurea priva di validità sul territorio nazionale, senza mai richiedere l’equipollenza del titolo di studio.
Le indagini facevano altresì emergere che il falso medico, per reperire i medicinali specifici per la chirurgia estetica, quali l’acido ialuronico ed il botulino, disponeva di una vasta rete di contatti all’interno di imprese operanti nel settore.
Le indicazioni fornite dalle numerose testimonianze dei suoi clienti, ignari di finire nelle mani di un falso professionista, trovavano riscontro durante la perquisizione del domicilio, sito in Varese, ove veniva rilevato che l’attività di chirurgia estetica veniva esercitata, tranne sporadiche prestazioni rese a domicilio,in un rudimentale studio ubicato nella propria abitazione,sprovvisto di macchinari per la sterilizzazione in violazione alle norme igienico-sanitarie. Sono stati sequestrati numerosi bisturi, forbici chirurgiche e siringhe, ma, soprattutto, di un ingente mole di farmaci: fra questi la lidocaina, anestetici vari ed oppioidi quali la morfina ed il Fentanyl, farmaco semisintetico con potenza analgesica da 75 a 100 volte superiore alla morfina.
Secondo le accuse dietro il pagamento di corrispettivi in nero, oltre alle iniezioni di acido ialuronico, erano stati svolti veri e propri interventi, fra cui liposuzioni, tra l’altro nei confronti di una paziente sofferente di problemi cardiaci, nonché la rimozione di cisti, facendo stendere il paziente, come dichiarato dallo stesso, sopra una scrivania d’ufficio.

Il falso medico è stato denunciato per esercizio abusivo della
professione: la strumentazione sottoposta a sequestro ed i farmaci confiscati e distrutti.
Sono in corso ulteriori accertamenti volti a ricostruire compiutamente da un lato, il reale volume d’affari, dall’altro, i “canali” di approvvigionamento dei prodotti farmaceutici, con particolare riguardo a quelli più pericolosi.
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