Alberto Ballarin, i rimorsi di un padre

Il padre di Elisabetta, coinvolta nel delitto Pezzotta, è giornalista professionista dal 1957. Attualmente collabora a Libero

Giornalista da 50 anni. Collabora con Libero dopo aver rotto i rapporti con il quotidiano leghista "La Padania".  Ex direttore di Telelombardia, due grandi passioni, l’Africa e lo sport, il 73enne Alberto Ballarin è il padre di Elisabetta, coinvolta nell’omicidio di Mariangela Pezzotta, l’ultima vittima delle Bestie di Satana. Il suo coinvolgimento nel processo a carica della setta è marginale, nondimeno l’addebito che gli viene mosso è pesante: Ballarin padre è infatti accusato di concorso in omicidio colposo per l’omessa custodia del fucile, di sua proprietà e regolarmente detenuto, con cui fu ferita a morte la povera Mariangela, poi finita a badilate da Nicola Sapone.

Fin dal primo momento Alberto Ballarin ha dichiarato di sentirsi personalmente responsabile per quanto accaduto, per non aver capito subito quanto andava maturando. E dire che di primo acchitto Ballarin padre aveva subito visto negativamente il fidanzato della figlia, Andrea Volpe – il "pentito" che ha svelato i terribili delitti della setta. «Quando si intuisce il marcio, ormai è troppo tardi» ha dichiarato Ballarin, amareggiato, in un’intervista. Lo abbiamo sentito oggi telefonicamente, dopo aver ricevuto una lunga lettera in cui preannuncia nuove rivelazioni sulle "bestie della mutua" come le chiama lui.
Il 21 ci sarà l’udienza del processo e lui si dice certo di venir condannato per quell’arma che gli venne rubata e che lo ha portato sul banco degli imputati. Ballarin è indignato per molti aspetti di questa vicenda, ma soprattutto soffre per la figlia in carcere a Monza e nel vedere trattamenti particolari per chi avrebbe il massimo delle responsabilità in una delle vicende più torbide degli ultimi anni, con una catena di morti che potrebbe non esser nemmeno del tutto conclusa.

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Pubblicato il 02 Febbraio 2005
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