In quattromila per Cortisonici. Il festival chiude alla grande
Si è chiusa sabato 14, la kermesse del cortometraggio che per cinque giorni ha visto una grande partecipazione di pubblico. Premiati i vincitori dell'edizione 2009 (nella foto il ventunenne francese premiato da pubblico e giuria)
Si è chiuso ieri sera, sabato 14 marzo, al Teatro Nuovo, Cortisonici il festival del cortometraggio che per cinque giorni ha regalato alla città di Varese serate di proiezioni in “corti” di ottimo livello.
Arrivato alla sua sesta edizione, Cortisonici ha registrato un successo sempre crescente: quest’anno ha visto la partecipazione di circa quattromila persone tra proiezioni per ragazzi, corti in concorso, aperitivi e incontri con ospiti speciali. Successo che è stato confermato anche nella serata di ieri sera quando, davanti ad una sala gremita, i “Ronzinanti” hanno chiuso la kermesse con le premiazioni ai piccoli e grandi cineasti. Tra i 16 corti in concorso ad avere la meglio è stato “L’homme est le seul oiseau qui porte sa cage” di Claude Weiss. Sia la giuria tecnica, (composta dal regista Attilio Azzola, il giornalista Cristiano Valli e la giornalista/fotografa Laura Pacelli) che quella popolare, hanno deciso di premiare un corto d’animazione che racconta un mondo freddo, dove l’uomo è guidato da un potere totalitario. Il premio, consegnato dall’ospite d’eccezione Umberto Lenzi, è stato ritirato da Boubkar Benzebar, giovane ventunenne che ha lavorato al corto come direttore della fotografia ed è salito sul palco ringraziando Cortisonici e il pubblico in sala con un «Grazie duemila» in perfetto accento francese. «Sono molto contento di aver partecipato a questo festival, è molto bello e merita di crescere. – ha spiegato i Boubkar – . C’è un reale contatto con il pubblico e sono stato molto bene».
Il primo premio della giuria è andato poi ad un altro corto francese della Sacreblue production “Mon petit frère de la lune” di Frèdèric Philibert dove una bambina racconta del suo fratellino che non è come gli altri bambini, perchè viene dalla luna. La giuria ha deciso di premiarlo per il suo sguardo poetico alla diversità, in un epoca dominata dall’ossessione della perfezione. Gli italiani, e per la precisione saronnesi, sono invece arrivati alla giuria con un corto frizzante, divertente e "tutto all’italiana" (anche nel titolo), “Lasagna on Good” di Marco Castelli e Riccardo Banfi.
Il pubblico ha invece premiato al secondo e terzo posto l’italiano “Basette” di Gabriele Mainetti con Valerio Mastrandrea in versione Lupin e il tedesco Gott Und die Welt / In the name of god di Julia Ocker”.
Novità di quest’anno è stato poi il “premio giovani”, istitutito da Cortisonici e Informagiovani che vede coinvolti studenti dai 17 ai 25 anni. Il loro verdetto, risultato «dell’ impegno e dalle belle discussioni sul cinema, cosa a cui da anni non capitava di assistere », confessa Massimo Lazzaroni, direttore organizzativo del festival, ha visto vincitore “Muto” del regista Blu, pellicola italiana molto innovativa.
Cortisonici – Ragazzi
Quasi quattrocento piccoli cineasti hanno partecipato alla sezione Cortisonici – Ragazzi dando un grande contributo per tematiche e originalità. Il festival sembra infatti diventare sempre più uno spazio educativo e il corto un mezzo di comunicazione per bambini delle elementari, medie e superiori. La partecipazione non è stata solo di coloro che hanno realizzato corti in concorso ma anche di spettatori curiosi e interessati che sono stati chiamati a votare e giudicare le pellicole. Tra le sei in concorso per gli Under 13 si sono piazzate ai primi posti Frigorillo – Scuola dell’infanzia, Valmadera-Patè (LC), Hei! Amico dico a te – Primaria "A. Manzoni", Morosolo, Il grande Web – Primo Circolo "E. De Amicis", Enna. Per le scuole Secondarie di I grado, al primo posto “Ladri di immagini” – Sc. Media St. "L. Conti", Buccinasco (MI), al secondo “Insoliti sospetti” – I.C. "C. Branda", Castiglione Olona (VA) e al terzo “Sul filo dei diritti” – Sc. Media St. Rezzato (BS). Tra gli Over 13 ad avere la meglio è stato “La malastrada” – Accad. Cinema dei Ragazzi, Bari, al secondo “La diversità colora il mondo” – L. Scientifico "L. Da Vinci", Gallarate (VA) e al terzo “La migliore amica” – L. Scient./Class. "C. La Mura ", Angri (SA).
Sezione Inferno
Questa sezione, dove si proiettavano i film più estremi, per tutte le cinque giornate ha richiamato gli spettatori nottambuli. «Quest’anno abbiamo deciso di "spalmare" il programma di “Inferno” in cinque serate – dice Gianluca Gibilaro, direttore artistico del Festival –. Pensavamo che il pubblico si diluisse e invece, ogni sera, ha avuto una grande affluenza». Sezione che quest’anno ha visto come ospite d’eccezione Umberto Lenzi,, il grande regista e inventore del famoso “Er monnezza”, che ha partecipato anche all’ultima serata del festival.
Verso la settima edizione
Arrivato alla sua sesta edizione, Cortisonici si è confermato per la grande qualità delle pellicole e si è nuovamente rivelato un punto di incontro per coloro che amano il cinema, per gli spettatori curiosi e per i grandi e piccoli cineasti esordienti che vi hanno partecipato. «Torneremo con la settima edizione ma speriamo che Cortisonici sia sempre più festival, non solo locale a livello locale ma nazionale. – dice Massimo Lazzaroni, direttore organizzativo del festival – Quest’anno gli incontri sono stati di grande qualità, hanno avuto una fruizione attiva e coinvolgente e abbiamo avuto una grande affluenza di pubblico e non solo da Varese. Negli anni abbiamo avuto l’appoggio di diversi patner ma vorremmo che nelle prossime edizioni ci sia data la possibilità di cresce. E’ un festival che di anno in anno ha confermato la sua qualità, conferma i rapporti con le case cinematografiche nazionali e internazionali, dando a Varese una grande visibilità. Vogliamo rilanciare il festival, ampliarlo e far si che cresca».
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