Farioli: «’Ndrangheta emarginata da politici e commercianti»
Lo ha detto il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli al termine del comitato dell'ordine e della sicurezza convocato dal Prefetto dopo i recenti arresti di 'ndrangheta e l'omicidio Monterosso
A Busto Arsizio e nell’area di Malpensa c’è un problema riguardante alcune famiglie legate a cosche mafiose che si sono stabilite nell’area da una quarantina d’anni ma non vi è alcuna infiltrazione o radicamento della malavita organizzata negli strati della società. La politica è sana e i commercianti e gli imprenditori stanno cominciando a denunciare. L’ottimismo è di Gigi Farioli, sindaco di Busto Arsizio, centro principale della zona sud della provincia, dopo l’incontro con i procuratori di Busto e Varese, le massime cariche in provincia dei Carabinieri e della Polizia, il Prefetto Simonetta Vaccari e un rappresentante del Comune di Varese e della Provincia. Il tavolo provinciale convocato ieri a Villa Recalcati, rientrante nei patti della sicurezza stilati un anno fa col ministro dell’interno Roberto Maroni, è servito a fare il punto dopo i recenti accadimenti di stampo mafioso che hanno portato all’arresto di 39 persone tra Lonate e Legnano e all’omicidio del pregiudicato Giuseppe Monterosso a Cavaria con Premezzo.
«Dalle relazioni sulle indagini che sono ancora in corso emergono le prime denunce di chi ha subito le estorsioni e di chi ha dovuto subire la presenza opprimente di questi personaggi – ha detto il sindaco – questo fa pensare ad una svolta possibile per chiudere questa brutta pagina e sgominare interamente chi ha tentato di portare il malaffare in queste zone». Un fatto positivo, secondo Farioli e secondo tutti i partecipanti al tavolo, che dimostra la capacità di reazione di queste zone, ricche di possibilità economiche e che, dunque, fanno gola ai clan mafiosi e della ‘ndrangheta. «Il tavolo è stato convocato su mia sollecitazione proprio perchè non si sottovalutasse il problema ma le parole rassicuranti delle massime cariche di Polizia e Carabinieri, oltre che della magistratura, hanno confermato che il tessuto politico ed economico resta praticamente integro e impermeabile agli interessi della malavita». La politica non c’entra, dice il sindaco, e commercianti e imprenditori stanno trovando il coraggio necessario ad espellere questo tipo di attacchi all’economia sana. «Mai abbassare la guardia – ha concluso Farioli – ma nemmeno creare allarmismi e paura».
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