Ma i Molini Marzoli non dovevano essere la cittadella delle attività produttive?
Porfidio (La Voce della Città) sostiene che sull'immobile, prossima sede della Polizia Locale, ci fosse un vincolo legato ai fondi regionali con cui fu restaurato: destinarlo ad attività formative e produttive. Dal Comune risponde Fazio: osservazioni "prive di fondamento"
Audio Porfidio eccepisce sul trasferimento della Polizia Locale nell’edificio dei Molini Marzoli, dal Comune gli rispondono che le sue eccezioni sono "del tutto prive di fondamento".
"Vengo a conoscenza", scrive il consigliere del gruppo di minoranza La Voce della Città, "che, a partire dalla prossima settimana, il Corpo della Polizia Locale di Busto Arsizio si trasferisce nel complesso immobiliare dei Molini Marzoli in una zona più centrale e in locali forse più idonei alle loro esigenze.
Tuttavia, provo a riflettere sulla destinazione del complesso immobiliare ‘Molini Marzoli voluta dall’Amministrazione comunale per accorgermi che molti dei suoi locali sono stati adibiti ad uffici comunali determinando, ormai, una dependance del Palazzo municipale. In essi, infatti, sono collocati l’Ufficio del Difensore Civico, l’Ufficio Commercio, l’Ufficio Patrimonio, i Messi Notificatori, il Centro operativo NICO, il Centro delle Culture Lombarde, oltre al Polo Scientifico, alla Sala Congressi con altri spazi connessi".
L’edificio, di origine industriale, dopo la sua dismissione "venne meritoriamente ristrutturato negli anni Novanta con il concorso determinante dei fondi regionali a destinazione vincolata" scrive Porfidio. "Il vincolo, se non sono disinformato, consisteva nel destinare l’immobile ad attività riconducibili a quelle formative e produttive a sostegno dello sviluppo industriale della Città. Invece la destinazione che si è voluta dare all’immobile collocandovi diversi uffici comunali, ad onor del vero, suscita non poche perplessità e sarebbe saggio da parte dell’Amministrazione comunale riflettere sulla reale possibilità di aggirare il vincolo imposto a suo tempo per ottenere i finanziamenti per la riconversione del complesso immobiliare. Sarebbe opportuno, infatti, una verifica preventiva, anche sotto l’aspetto autorizzatorio, ancorché si proceda ad adibire ulteriori locali a sede di uffici che non hanno nulla a che vedere con il vincolo di destinazione che incombe sull’immobile". Porfidio propone invece, in verità quando è ben tardi, di trovare nuovi spazi per gli uffici comunali presso l’ex calzaturificio Borri, da anni di proprietà comunale, "inspiegabilmente lasciato abbandonato" e che "avrebbe potuto risolvere tutti i problemi logistici degli uffici comunali concentrandoli in un’unica struttura vicina alla sede municipale con benefici indiscutibili soprattutto per la Polizia Locale". Una soluzione a suo dire preferibile a quella dei Molini Marzoli "dalla cui errata destinazione potrebbero, peraltro, scaturire nel tempo responsabilità da non sottovalutare".
Nel pomeriggio giunge rapidissima la risposta dell’assessore alla sicurezza Walter Fazio, che tiene ad alcune puntualizzazioni: “con il trasferimento" annuncia "ho raggiunto il primo e più urgente traguardo prefissomi nell’assunzione dell’ incarico. La nuova collocazione infatti è certamente, e non forse (come scrive il consigliere), più idonea alle esigenze del comando e dei cittadini. Una sede più prestigiosa, centrale, vicina al municipio, facilmente raggiungibile e accessibile, ben organizzata dal punto di vista logistico. Nella nuova collocazione sono concentrati tutti gli uffici del medesimo settore, cosa che permette un’ottimizzazione dei servizi, dei tempi di lavoro, delle risorse.
Una sede che i nostri agenti indubbiamente meritano e che permetterà loro di lavorare meglio: spazi dunque adeguati all’importante compito che la Polizia Locale svolge. Il trasferimento è stato discusso e condiviso dal Comandante e dai rappresentanti sindacali che hanno apprezzato lo sforzo dell’Amministrazione. Se ne è parlato anche in consiglio comunale e non mi risulta che siano state sollevate perplessità di alcun genere e tanto meno di tenore avverso. Per quanto riguarda le altre osservazioni del consigliere, da informazioni raccolte in più uffici, esse risultano essere del tutto prive di fondamento".
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