Mipam al via con due ministri e un “ragazzo di campagna”
Inaugurata la mostra dedicata a prodotti e animali della montagna, alla presenza di Luca Zaia e Umberto Bossi ma anche di Renato Pozzetto. Il ministro dell'agricoltura: «Vicini ai piccoli produttori di alta qualità»

Già, perché tra Umberto Bossi e Luca Zaia è spuntato anche Renato Pozzetto, arrivato per caso dalla sua vicina residenza per curiosare tra le bancarelle e coinvolto nella cerimonia del taglio del nastro assieme ai ministri, agli assessori all’agricoltura regionale (Luca Ferrazzi) e provinciale (Bruno Specchiarelli), al presidente della Provincia Dario Galli e al sindaco di Laveno, Ercole Ielmini.
L’occasione del via alla Mipam, al di là della sfilata di volti (c’erano tra gli altri gli onorevoli Giorgetti e Marantelli, il presidente e il direttore della Camera di Commercio, Amoroso e Temperelli, diversi consiglieri regionali e provinciali, il coordinatore della rassegna Magrini), è così diventato un momento di ritrovo popolare come è giusto che sia quando in ballo ci sono formaggi prelibati, mieli speciali, capre da concorso e cavalli da sogno.
Zaia, incalzato dai cronisti delle testate nazionali, ha risposto alle domande sulle polemiche estive con al centro il Carroccio («Il dialetto? In molte regioni la gente parla e pensa con le lingue locali, mi sembra giusto si insegnino ma non a scapito dell’inglese che serve all’estero o dell’italiano che ha una storia e una tradizione importanti») ma è intervenuto anche su argomenti più squisitamente legati al settore primario.
Ammettendo onestamente di non conoscere ancora i prodotti del Varesotto: «Abbiamo 4.500 specialità locali, sono qui anche per incontrare quelle della vostra terra dove ho molti amici. So che il persico, abbinato al risotto, è uno dei piatti tipici ma so anche che è sempre più raro». E ribadendo gli impegni portati avanti dal suo ministero: «Siamo schierati in difesa della sicurezza alimntare: per questo abbiamo chiesto ai nostri forestali di non inseguire troppo i pensionati che vanno a funghi ma di essere inflessibili nell’individuare chi sgarra dal punto di vista sanitario, per questo vogliamo continuare a sostenere i piccoli produttori di alta qualità. E non dimentichiamo il grande fermento nel settore lattiero-caseario visto che proprio pochi giorni fa è stata approvato il mio decreto sulla tracciabilità del latte, ultima mossa in ordine di tempo fatta per difendere la produzione e la qualità delle stalle italiane».

Zaia dopo essersi affacciato sul Lago Maggiore dalla balconata dell’imbarcadero, con breve lezione di storia da parte del sindaco Ielmini, ha poi accolto Bossi nella zona delle bancarelle dove il ministro varesino ha appunto incontrato Pozzetto, arrivato al Mipam per dare un’occhiata alle bancarelle in attesa di tornarci con i nipotini. All’attore, famoso anche per l’interpretazione de “Il ragazzo di campagna” è toccato fare da spalla a Bossi tra i banchi di vendita («Umberto, quel sottolio è ottimo però lo digerisci settimana prossima») fino a quello del caseificio Aristeo dove Zaia ha potuto “incontrare” la famosa Formaggella del Luinese Dop. Prima del via ufficiale alla manifestazione spazio ancora per la politica, con Bossi che ha ribadito le parole del collega di partito su dialetto e inglese, con la promessa che la Lega rimane cristiana e cattolica nonostante le recenti polemiche con i vescovi e l’assicurazione che Berlusconi rimane un alleato fedele oltre che un amico. Ma sono frasi in più nel contesto che vive pochi metri più in là: quando arriva il taglio del nastro c’è finalmente spazio per un giro tra le stalle, gli assaggi e le proposte del Mipam, mentre sullo sfondo il lago e la montagna regalano una cornice suggestiva che rende ancora più gradita la visita alla fiera lavenese.
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