A cinque mesi dal voto poche certezze e tanti dubbi

È un magma difficilmente decifrabile quello pre-elezioni a Somma Lombardo. Nel Comune dei tre leoni si voterà a marzo del 2010: a cinque mesi dal voto sia a destra che a sinistra ci sono dubbi e incertezze. A dire il vero più a destra che a sinistra. È infatti proprio nello schieramento che cinque anni fa vinse candidando l’outsider Guido Colombo, indipendente in quota Udc, che ci sono i maggiori dubbi. Il Pdl sembra averne abbastanza del sindaco con i baffi e ha pronto un elenco di papabili che va da Massimiliano Carioni a Gerardo Locurcio fino a Daniele Marco Consonni: nessun candidato sicuro, ma una rosa di nomi pronti a sostituire Colombo. L’Udc ovviamente rimane dell’idea che sia proprio Guido Colombo l’uomo giusto per riprovare a governare a Somma, mentre la Lega Nord sta per il momento sulle sue: non sembra dispiacere il primo cittadino in carica (con o senza tessera del Carroccio è ancora da stabilire), ma si aspetta l’arrivo di Umberto Bossi (atteso a Mezzana il prossimo 7 novembre per inaugurare la nuova sede cittadina) per decidere il da farsi. Colombo non si è ancora espresso ufficialmente: la sensazione è che altri cinque anni sulla poltrona più importante di palazzo Viani Visconti non gli dispiacerebbero, ma il volta faccia del Pdl non gli sta piacendo e potrebbe meditare soluzioni alternative, come una candidatura a sorpresa nella Lega Nord. D’altra parte il fatto che il Carroccio, chiamato a scegliere un proprio esponente per fare da vicesindaco, abbia scelto l’esterna Claudia Colombo, la dice lunga sulla carenza di nomi adatti a correre per un posto di prestigio. Colombo ha anche da giocare una carta importante che si chiama Piano di Governo del Territorio: il documento non è ancora stato approvato e senza il via libera del primo cittadino è difficile immaginare che possa passare, rimandando la succosa partita all’amministrazione che subentrerà.

 

Nel centrosinistra, scottato cinque anni fa da scelte discutibili, ha sviluppato un lungo percorso di sintesi. Se con Rifondazione Comunista e con i Comunisti Italiani il discorso è semplice, complice la presenza di un personaggio di peso e capace di unire come Claudio Brovelli, con l’Italia dei Valori (all’interno del partito di Di Pietro pesa la presenza di Silverio Colombo, già consigliere comunale del Prc, poi passato all’opposizione nel corso della seconda amministrazione Brovelli) l’unione è più complessa. Sembra che i rispettivi esponenti stiano lavorando per presentarsi con un solo candidato e alcune liste d’appoggio, ma il percorso non è breve e una decisione si avrà solo entro metà novembre. La scelta del candidato sindaco è ristretta ad una rosa di nomi che dai giovani Francesco Calò e Stefano Aliprandini, dall’eterno Claudio Brovelli (che non si candiderà per scelta sua, lasciando un vuoto difficilmente colmabile) a Girolamo Pasin, fino ad un grosso industriale con interessi a livello nazionale che però resta senza volto.

 

Per il resto ha già annunciato di voler correre Giuseppe Criseo con Movimento Libero, quasi certamente ci sarà Luigi Bollazzi con la sua “Insieme per difendere Somma”, deciso a voler confermare il 7,5 per cento ottenuto cinque anni fa e fare anche meglio. Probabile infine la presenza di una compagine vicina al Partito Socialista ed una della destra sociale.