Mostra dell’artigianato: la soddisfazione dell’Associazione Artigiani
«Sulle sei imprese premiate da Philippe Daverio, cinque sono iscritte alla nostra struttura» è il commento
Tra i 78 espositori presenti all’edizione 2009, Philippe Daverio, il critico d’arte presidente di giuria al concorso “Istanze di Creatività” ha scelto i 6 piccoli imprenditori che hanno rappresentato con maggiore creatività e fantasia la mostra dell’artigianato artistico. «E ben cinque imprese, tra le sei premiate, sono iscritte all’Associazione Artigiani della Provincia di Varese. Un successo – dichiara PierGiovanni Robustelli, direttore artistico della manifestazione unitamente allo staff di Ville Ponti – che rende orgoglioso uno fra i nostri più "forti" segmenti imprenditoriali (per l’appunto quello artistico) e che sottolinea quanto la linea del "fare rete" tra le mpi – da anni incoraggiata dalla nostra struttura – sia vincente. Perché ognuna delle aziende segnalate è impegnata in prima persona nei gruppi costituiti dall’Associazione Artigiani: restauratori e biodedilizia. Tali riconoscimenti esaltano ancora una volta la cura, la professionalità ed il coraggio della sperimentazione che da sempre caratterizza i micro e piccoli imprenditori».
Remo Mondia è il vincitore assoluto con l’opera "Esplosione di luce". Fondata nel 1987, l’impresa artigiana di gioielleria è guidata da Remo (gallaratese di 48 anni) seguendo un principio irrinunciabile: «La creazione di pezzi unici anche, ma non solo, con l’utilizzo di pietre naturali e non trattate». Ispirato dal gioiello classico e dalla scuola di Cartier, Mondia è riuscito, secondo Philippe Daverio, «A coniugare, nel suo anello di diamanti bianchi, grigi e neri, la lezione dell’artigianato con il concetto di alta gioielleria».
L’impresa di Renzo Bianchi è stata indicata come la migliore per il settore restauro con l’opera "Co’ Da Legn". Fondata nel 1954 dal nonno, l’impresa Bianchi Renzo Snc di Bianchi Pietro e Paolo è ora nelle mani dei figli di Renzo. Due titolari, una tradizione di falegnami alle spalle (ma tuttora perseguita nella sua purezza) ed una grande esperienza in restauro. Perché riproporre il personaggio di Pinocchio? «Semplice – risponde Pietro – Perché i due falegnami che più si ricordano nella storia sono San Giuseppe e Geppetto. E poi Pinocchio testa di legno rappresenta il mondo della mpi. Se gli imprenditori non fossero teste dure non saprebbero come affrontare la crisi. La fiaba di Pinocchio ha un lieto fine: speriamo che la nostra opera possa portare un messaggio di fiducia».
Ecocostruire è stata invece indicata come la migliore per il settore arredo urbano con l’opera "Infinito variabile". Fondata nel 2006 dai fratelli Marco, Claudio e Roberto, Ecocostruire fa parte del Gruppo Bioedilizia dell’Associazione Artigiani. Il lavoro presentato a Ville Ponti è stato realizzato in tadelakt, materiale originario del Marocco, «Utilizzato per finiture d’interno è richiestissimo – anche se di nicchia – da chi ama la casa "bio". "Infinito variabile" è un arredo ma, soprattutto, un gioco che stimola la fantasia del cliente perché modulare e adatto a sostituire le tradizionali piastrelle o alcuni fra i mobili più tradizionali».
Armellini pipe è stata invece indicata come la migliore per il settore legno e decorazioni con l’opera "Questa è una pipa". Fondata da Mauro Armellini nel 1960, dal 2004 è la figlia Vilma a progettare nuovi modelli di pipe e a tutelare il valore della lavorazione completamente artigianale. L’opera a Ville Ponti è una sfida vinta: «Volevo provare ad ottenere da un solo blocco di radica di erica (difficile da trovare) una sola pipa. Ce l’ho fatta, ed ora quella pipa è unica, fumabilissima ma non in vendita. E’ troppo rara anche per un collezionista. Inoltre, nella sua forma ognuno ci può vedere ciò che vuole: un dondolo, una smorfia, un viso».
La Martinoli Arnaldo & C. è stata infine indicata come la migliore per il settore ferro con l’opera "Donna sul balcone". L’impresa, che opera dagli anni Trenta del Novecento, è un tipico esempio di chi non dimentica i vecchi mestieri artigiani. L’opera, legata al tema del concorso a Ville Ponti – la casa e le sue protezioni – è stata premiata da Daverio «Perché capace di offrire compiutamente un misto di tradizione e modernità».
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